Polonia succursale Usa in Europa ma presto i sovranisti potrebbero perdere

Forse truppe Usa dalla Germania alla Polonia -«La Polonia è uno dei Paesi dove probabilmente verranno ricollocate le truppe Usa che verranno ritirate dalla Germania: lo ha detto Donald Trump nella conferenza stampa congiunta col presidente polacco Andrzej Duda alla Casa Bianca, sottolineando che Varsavia ha chiesto agli Usa di inviare ulteriori soldati. Per il tycoon si tratta di un “segnale molto forte” alla Russia».

Ma se Duda non sarà più presidente?

Duda, considerato un fedelissimo di Jaroslaw Kaczynski – il grande capo degli ultraconservatori polacchi, che con Legge e Giustizia dal 2015 controlla saldamente il Parlamento e il Paese – vede avvicinarsi il candidato centrista, il sindaco di Varsavia, Rafal Trzaskowski, astro nascente di Piattaforma Civica

Ansa e Sole 24 ore

Il Covid che sembrava ormai sotto controllo –nel Paese si dichiarano circa 31mila casi e 1.300 morti– ha costretto le autorità a chiudere 12 miniere di carbone gestite dallo Stato per fermare sul nascere i nuovi focolai del contagio. La campagna elettorale si è sviluppata dunque su temi del tutto imprevisti solo tre mesi fa, quando il voto era stato fissato per l’inizio di maggio. Dopo la pandemia e in piena crisi economica, la candidatura lampo del sindaco di Varsavia, Rafal Trzaskowski, ha tolto le ultime certezze ai vertici di Legge e Giustizia. E così anche Duda – solitamente tra i moderati del partito – ha cercato di riguadagnare popolarità attaccando i gay, con una battaglia dai toni esasperati di sicura presa tra gli elettori più reazionari.

‘I gay peggio dei comunisti’

«L’ideologia Lgbt è più distruttiva del Comunismo», è arrivato a dire, suscitando proteste in tutto il Paese. Il Sole 24 Ore racconta invece il come si è complicata improvvisamente la campagna elettorale di Andrzej Duda. La crisi economica, conseguenza diretta di pandemia e lockdown, sta mettendo i polacchi di fronte alla recessione, per la prima volta dal 2004, quando Varsavia entrò nell’Unione Europea. Il margine dell’attuale presidente sembra essersi ridotto sotto il 5%, non molto in un Paese nel quale lo zoccolo duro della destra e quello dei progressisti di centro non danno certezze e sono ancora molti gli indecisi tra i 30 milioni di elettori totali. Edè tornato a fare campagna elettorele in patria anche Donald Tusk, già premier e presidente del Consiglio europeo, deciso a «salvare la democrazia in Polonia dalla deriva autoritaria della destra e a rilanciare il progetto di Unione Europea».

La destra bigotta e dura di Kaczynski

Per la destra di Kaczynski la vittoria elettorale è dunque fondamentale: un presidente dell’opposizione (che già controlla la Camera alta del Parlamento) potrebbe infatti bloccare con il veto le riforme di Legge e Giustizia (molte delle quali, dai giudici ai media, studiate per mantenere il potere nel Paese). A una settimana dal primo turno i sondaggi (Kantar e Ipsos) mettono Duda, con il 40% dei consensi, ancora davanti a Trzaskowski di circa cinque punti (molto più indietro con il 10%, l’indipendente Szymon Holownia, giornalista, attivista e noto personaggio della tv), ma le rilevazioni prevedono anche che nessuno dei due candidati supererà il 50% dei voti: sarà dunque necessario il ballottaggio, il 12 luglio, per eleggere il nuovo presidente polacco.

E nel secondo turno la destra di Legge e Giustizia e il centro di Piattaforma Civica nei sondaggi partono alla pari.

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AVEVAMO DETTO

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