Dalla Russia con tanti soldi in giro per il mondo alla faccia della pandemia

Marc Innaro da Mosca in una decisamente insolita cronaca tra il costume e la politica. Più che costume, mal costume, più che politica, il prepotere sul soldo.

La ricchezza vola sempre

Se c’è una cosa che nemmeno il coronavirus è riuscito a bloccare è il business dei jet privati. In barba alla chiusura delle frontiere –anzi, forse proprio grazie al blocco ufficiale di numerosi confini- chi possiede o gestisce aerei privati sta facendo affari d’oro col trasporto di ricchi Paperoni che non possono rinunciare al piacere di andare dove a loro più aggrada. Anche se per farlo devono pagare caro il privilegio di atterrare in Paesi ancora ufficialmente chiusi per pandemia.

Navalny anti corruzione

A rivelarlo sono numerose inchieste di siti d’investigazione, fra cui quello di Alexey Navalny, il noto blogger russo anti-corruzione. 6-7.000 euro. E’ il costo a persona per ogni ora di volo a bordo di uno dei tanti jet privati che affollano ad esempio Vnukovo-3, uno degli aeroporti di Mosca.

L’ex moglie dell’ex premier Medvedev

Con uno di questi velivoli di lusso, l’11 giugno scorso Svetlana Medvedeva, la moglie dell’ex-presidente ed ex-Premier Dmitry Medvedev, sarebbe andata un attimo a Larnaca, a Cipro, poi avrebbe fatto un salto a Riga, in Lettonia, per tornare in giornata a casa, in tempo per la cena.

Leader ceceno da Grozny a Basilea

Grazie poi ad un accurato incrocio di dati, tutti estrapolati da fonti aperte, risulta che l’Airbus A319 del discusso leader ceceno Ramzan Kadyrov, sia partito da Grozny il 7 giugno per Basilea, in Svizzera, e che da lì non abbia più fatto ritorno.

L’Oligarca e il calciatore

Per non parlare del gigantesco Boeing 737 dell’oligarca Sergey Chemezov, o del Challenger 850 che in piena quarantena ha consentito al calciatore russo Fyodor Smolov, attaccante del Celta Vigo, di volare dalla Spagna a Mosca per il compleanno della fidanzata. Ed è lo stesso velivolo che in meno di una settimana ha poi fatto scalo a Milano, Genova, Londra. Senza che nessuna autorità, né russa né europea, si azzardasse a mettersi di traverso.

Pecunia non puzza ma certo comportamenti si

“Pecunia non olet”, recita l’antico adagio latino. Come al solito, anche in tempo di pandemia, la legge purtroppo non è affatto uguale per tutti.  

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Ma sentiamo (e vediamo) direttamente dal racconto di Marc Innaro

https://www.facebook.com/marc.innaro/videos/10158165684074871/
Tags: Mosca Pandemia
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