Francia, polizia all’americana arresto vergogna dell’infermiera – A Digione bande armate si fanno la guerra per strada

Da eroina a detenuta: l’arresto violento dell’infermiera Farida scuote le Francia. Durante una protesta dei sanitari, la donna è trascinata per i capelli e fatta inginocchiare dalle squadre antisommossa mentre chiede una medicina per l’asma. Bastardi impuniti?

Un video, visto già oltre due milioni di volte sui social, mostra poliziotti in assetto antisommossa che tengono la donna bloccata a terra e poi la trascinano con violenza. Una scena che fa discutere, dopo che, sull’onda del caso George Floyd negli Stati Uniti, la polizia francese è recentemente tornata sotto accusa per comportamenti violenti.

«Questa donna è mia madre – ha poi twittato la figlia – ha 50 anni, è infermiera, per tre mesi ha lavorato fra le 12 e le 14 ore al giorno. Ha avuto il covid. Manifestava perché rivalutino il suo salario, perché riconoscano il suo lavoro. E’ asmatica. Aveva il camice. E’ alta 1 metro e 55».

Ieri sera assembramento davanti al commissariato dove era rinchiusa per chiedere la liberazione dell’infermiera Farida, chiesta su Twitter  anche dal leader della sinistra radicale Jean Luc Melenchon.

Vogliono la ‘stretta al collo’ durante gli arresti

Una povera donna quasi pestata ma poi i poliziotti francesi respingono l’accostamento coi colleghi della polizia di Minneapolis. Salvo poi protestare clamorosamente per il divieto della tecnica dello strangolamento, la presa al collo utilizzata in alcune occasioni durante gli arresti, annunciata lunedì dal ministro dell’Interno Christophe Castaner dopo le proteste antirazziste per la morte di Floyd.

https://video.lastampa.it/esteri/a-parigi-la-polizia-protesta-contro-il-divieto-di-stretta-al-collo-durante-gli-arresti-non-e-piu-tollerato/115899/115918

Per domani sono in programma nuove proteste dei movimenti antirazzisti, che intendono sfilare per il centro di Parigi, in concomitanza con altre manifestazioni previste negli Usa e in Europa. La polizia teme nuovi disordini ed ha invitato i negozianti a tenere le serrande abbassate e ad allestire delle protezioni per le vetrine.

Forti con i deboli ma a Digione comandano la bande armate

Altra polemica dopo quattro notti consecutive di violenti scontri urbani a Digione, tranquilla città del Borgogna. Ieri sera la polizia è dovuta intervenire nuovamente per disperdere un gruppo di un centinaio di uomini dal volto coperto, armati di sbarre di ferro, che volevano difendere il territorio dalle spedizioni punitive della comunità cecena, nel quartiere disagiato di Gresilles.

https://www.youtube.com/watch?v=ADeJi64SpKI

Gli scontri sono cominciato venerdì sera e avrebbero avuto origine nel pestaggio, lo scorso 10 giugno, di un sedicenne ceceno per una questione di droga. Picchiato da trafficanti nordafricani il giovane è stato ricoverato in gravi condizioni, mentre sul web sono partiti appelli alla vendetta in seno alla comunità cecena in Francia. Alcuni video mostrano uomini con il volto coperto che impugnano fucili Ak47 sparando in aria.

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