Festa delle Repubblica, decoro Mattarella, destra all’ammucchiata, folklore e fantasmi

Il presidente Mattarella prima all’Altare della Patria poi a Codogno, epicentro della pandemia. « La crisi esige unità, responsabilità, coesione’», ripete più volte il Capo dello Stato, ma non sono in molti dall’opposizione ad ascoltarlo. Conte: «Uniamo nostre energie, stop a inutili divisioni». Di Maio: «Serve compattezza, deporre armi propaganda. Dopo la pandemia, ora la politica non semini odio e paura».

In piazza i leader centro destra

Il centrodestra festeggia la Festa della Repubblica con manifestazioni simboliche contro il governo in oltre 70 città italiane, un modo per dare voce a quella che l’opposizione definisce «Italia che non si arrende», colpita dagli effetti del virus e che fa fatica a ripartire. L’appuntamento principale a Roma, a Piazza del Popolo con i tre leader, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani.

Regola e distanziamento addio

Meloni, anche il 25 aprile cortei non in sicurezza

«Stiamo facendo del nostro meglio per metterla in sicurezza ma vi segnalo che anche quando hanno fatto la manifestazione del 25 aprile non era in sicurezza». Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, sulla manifestazione seguita da centinaia di persone senza alcun rispetto della distanza di sicurezza.

Milano piazza Duomo

Anche a Milano il centrodestra in piazza Duomo per contestare il governo.  Alla manifestazione ci sono i tre segretari Lombardi dei partiti: Daniela Santanchè per Fratelli D’Italia, Paolo Grimoldi per la Lega e Massimiliano Salini per Fratelli d’Italia. Piazza Duomo transennata e un gruppo di studenti ed esponenti dei centri sociali, circa una cinquantina, sta protestando contro la sanità lombarda al di fuori delle transenne da lato di Palazzo Reale, con la Polizia in tenuta antisommossa schierata.

Pappalardo carabiniere arancione

Nessuna segnalazione al momento sulla promessa di nuova marcia su Roma da parte dell’ex generale dei carabinieri Pappalardo, ora versione ’gilet arancioni’, che deve affiancare gli ultra fascisti di Casapound.

Diventa a questo punto interessante rileggere se non per la storia almeno per la cronaca un’altra millantata ‘marcia su Roma’ della ‘destra evasiva’, Papalardo che nessuno si accatta, gli allora Forconi  e gli eterni Casapound compresi. Pensate, dicembre 2013, ma i personaggi restano praticamente quelli.

Un’anima nera marcia su Roma

 
   

I “duri” oggi in piazza del Popolo, i “dialoganti” domenica dal Papa. In mezzo una serie informe e spesso contraddittoria di soggetti -dai fascisti di Casapound agli antagonisti, dagli immigrati ai senza casa- pronti a tenere alta la tensione nelle città in questi giorni prima di Natale. Il variegato fronte della contestazione partita lo scorso 9 dicembre si è via via sgranato ed articolato in diverse posizioni. Intanto “Divieto di assembramento” dei tir ad evitare il temuto blocco della città.

E’ un gazzabuglio di persone, obiettivi, è simboli contraddittori tra loro assolutamente indecrittabile. Tommaso Cerno e Giovanni Tizian sull’Espresso ne tentano un elenco partendo dalla domanda, “ Che c’entrano gli uni con gli altri”. “Che c’entra il ministro di Scientology, il segretario del mago televisivo, l’ex sindaco imputato concorso esterno in associazione mafiosa, il filosofo della cospirazione mondiale, o l’Illuminato pentito che sembra uscito da un romanzo di Dan Brown?”.

Mariano Ferro, Movimento ForconiMariano Ferro, Movimento Forconi

Le contraddizioni sono anche visive. Che c’entrano i tricolori al collo, baschi e simboli del Ventennio mussoliniano con la gente senza lavoro? Che c’entrano con i camionisti che invocano sconti sul carburante, o gli agricoltori e precari e disoccupati, con certe farneticazioni? Dalla web radio “Lo Sai”. Sul loro portale web articoli di denuncia della massoneria che governa il pianeta, un pizzico di sospetti sul complotto dei banchieri ebrei che dalla crisi ci guadagnano. La logica scappa.

Forconi, chi comanda? Ogni giorno entrano in scena nuovi leader, coordinatori, portavoce. Così oggi in piazza del Popolo alle 15 scenderanno armati di bandiere italiane solo i manifestanti che vedono in Danilo Calvani, ex alleato di Mariano Ferro, il leader maximo. Nelle piazze pochi i lavoratori dipendenti. Per lo più del settore privato uniti a piccoli imprenditori e lavoratori autonomi. Un’area sociale che ha sempre votato centro destra e alcuni di loro il movimento cinque stelle.

Danilo Calvani, Movimento ForconiDanilo Calvani, Movimento Forconi

Un movimento anti austerity. In Europa ne stanno nascendo tanti. I movimenti radicali possono trarre vantaggi e consensi. In Francia il fronte nazionale di Marine Le Penne, in Grecia Alba Dorata. E in Italia? Forza Nuova, Casa Pound, Movimento sociale europeo, rappresentano il cuore nero del ribellismo caotico di scena nelle città italiane. Tra i tanti capipopolo improvvisati ci sono anche i leader romani di Casa Pound. Tra questi Simone Di Stefano condannato per sottrazione di bandiera Ue.

I militanti di Casa Pound, che si definiscono “fascisti del terzo millennio”, cercano consenso nel popolo di delusi che forma i Forconi. Con loro Europa Nazione Rivoluzione che lancia due bombe carta e qualche fumogeno di fronte alla redazione di un giornale al grido di “giornalisti terroristi”. Il loro leader è Giuliano Castellino. Dirigente della Destra, poi passato attraverso le sigle della galassia nera romana. Per poi approdare, anzi fondare, il movimento sociale europeo. Nostalgico.

Simone Di Stefano, CasapoundSimone Di Stefano, Casapound

Non poteva mancare Forza nuova. Per il leader Roberto Fiore la storica occasione stile Alba Dorata nella Grecia stravolta dalla crisi. E la stessa Alba Dorata Italia, sostenuta da Casa Pound, dal sito lancia appelli di solidarietà al movimento dei Forconi. E solo a quello, criticando invece gli esponenti del coordinamento 9 dicembre. In particolare apprezza il capo siciliano Mariano Ferro. E invitano gli adepti a sostenerlo per aiutarlo a «creare una piattaforma politica credibile». Chiaro?

Forconi senza simboli o bandiere? Striscioni scritti con caratteri celtici. A Torino tifosi juventini e granata divisi dal pallone uniti nell’occasione di scontrarsi con le forze dell’ordine. In Veneto sono stati notati militanti di Forza nuova Verona e del Veneto fronte Skinheads. In Puglia i fascisti del terzo millennio di Casa Pound lanciano l’adunata a Bari. In Liguria ultras e neofascisti con gli altri manifestanti. Il presidio di piazzale dei partigiani a Roma è gestito da Casa Pound e Forza nuova.

Roberto Fiore, Forza NuovaRoberto Fiore, Forza Nuova

Per il generale dei Carabinieri, Antonio Pappalardo, leader di “Nazione federata d’Italia”, occorre marciare su Roma ma “senza carri armati”. Grazie generale. Certo è che Pappalardo ha preso parte a numerose iniziative politiche. Candidato a partire dal ’93, sotto diverse insegne politiche. Tra queste una lista sostenuta dal principe siciliano Giovanni Alliata di Montereale, protagonista di episodi controversi, dal Golpe Borghese a un’inchiesta sulle società segrete nate sulle ceneri della P2.

Non poteva mancare un pizzico di mafia. Gaetano Scullino, sindaco del centrodestra fino allo scioglimento per ‘ndrangheta del comune di Ventimiglia, sta dalla parte del popolo del 9 dicembre. Se quella di Scullino è stata solo un’apparizione, questo non vale per Davide Mannarà, leader del coordinamento “9 dicembre” per l’area di Savona. Lui di guai con la giustizia ne ha avuti: arrestato per un maxi inchiesta sul narcotraffico qualche anno fa, detto lo Scarface del ponente ligure.

Mago OtelmaMago Otelma

Poi il folklore. La setta degli Illuminati, la massoneria mondiale che governa il mondo, appoggia il movimento attraverso Leo Lyon Zagami è autore di 4 libri di saggistica e geopolitica pubblicati in Giappone. Abbiamo Gabriele Baldarelli. Imprenditore romagnolo, e fin qui nulla di strano, e pure membro di lunga data di Scientology. A Genova in piazza anche il presunto ex collaboratore del presunto mago Otelma, Girolamo Bonanno, già ex candidato in una lista civica vicina alla Lega Nord.

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