Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

Luis Sepúlveda è morto per Coronavirus: addio allo scrittore che ci ha insegnato a volare

Ci lascia a 70 anni Luis Sepúlveda, uno degli scrittori più importanti dei nostri tempi. La sua vita è stata spezzata dal Coronavirus al termine di una lunga lotta, iniziata a fine febbraio in un ospedale a Oviedo, nelle Asturie. (da Fanpage.it)

“È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo”, scriveva così, in uno dei libri che ci ha fatto innamorare del suo mondo, ‘Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare’; lui che usava le parole per arrivare al cuore delle persone.

Giornalista, sceneggiatore, regista, ma anche attivista per i diritti civili nel suo Paese, tanto che per questo Sepúlveda aveva dovuto lasciare il Cile, dopo aver trascorso due anni e mezzo in carcere, per essersi opposto al regime dittatoriale: “E’ il modo più giusto di vivere, vivere con un obiettivo chiaro, essere sempre contro tutto quello che va male, che non funziona, contro chi attenta alla dignità dell’essere umano, non posso cambiare, sono semplicemente fatto così”.

Da allora aveva iniziato viaggiare in America Latina e poi nel resto del mondo, senza mai tradire quel coraggio radicato nel suo animo da guerriero, che lo aveva portato a collaborare anche con Greenpeace, fino al 1987 come membro di equipaggio su una delle loro navi. Una vita dedita alle avventure, mai fermo, e a una sfida vinta: dare voce a chi voce non l’aveva.

“Sono uno scrittore perché non so fare altro che raccontare storie. Sono il cronista di tutti coloro che giorno dopo giorno vengono ignorati, privati della storia ufficiale, che è sempre quella dei vincitori”. Viveva in Spagna da tempo, ma era da sempre innamorato dell’Italia dove le sue opere hanno superato complessivamente gli otto milioni di copie.

Dai libri impegnati, alle favole, e non soltanto per bambini, ci lascia un’eredità impossibile da dimenticare, un modo di guardare oltre le apparenze sulla scia tracciata dalla sua penna, per trovare in ogni nuovo giorno la magia nascosta nel reale.

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