Amara America: Las Vegas, senzatetto per terra nel parcheggio a distanza di sicurezza- VIDEO

Il ricovero dei senzatetto di Las Vegas. Senzatetto in osservazione, radunati in una sorta di dormitorio a cielo aperto in un parcheggio e divisi in modo da rispettare la distanza di sicurezza: così Las Vegas ha provato a fronteggiare l’emergenza contagio dopo che un clochard è stato trovato positivo al coronavirus.

Scandalo e polemiche a Las Vegas, la ricca capitale del gioco e del divertimento, dove decine di senzatetto sono stati sistemati temporaneamente in un grande parcheggio all’aperto, come un’auto. Il rifugio della Catholic Charities è stato chiuso dopo che uno di loro è risultato positivo al coronavirus e le autorità non hanno trovato di meglio che il parcheggio del Cashman Center, un complesso per convention e partite di baseball. Eppure gli oltre cento hotel della città, con oltre 150 mila posti letto, sono vuoti, “chiusi per virus”. A suscitare l’indignazione sono state le foto, finite sui social, dove si vedono i senzatetto occupare con i loro materassini rettangoli dipinti di bianco sul cemento, come i posti per le auto, anche se sono stati pensati per mantenere la distanza sociale di circa due metri. “Orrido! E’ la prova del fallimento di una società che non è in grado di fornire ai suoi cittadini le piu’ elementari necessità umane”, ha commentato un utente di Twitter. “Il Nevada, uno degli Stati più ricchi del mondo, ha riservato rettangoli per il social-distancing sul cemento di un parcheggio per far dormire gli homeless!”, sottolinea incredulo un altro.

Papa Francesco, vedendo queste immagini, ha parlato di immagini che “colpiscono il cuore”: “Questi giorni di dolore e di tristezza evidenziano tanti problemi nascosti. Sui giornali di oggi c’è una foto che colpisce il cuore: tanti senzatetto di una città sdraiati in un parcheggio”, ha detto all’inizio della messa a Santa Marta. “Ci sono tanti senzatetto oggi. Chiediamo a Santa Teresa di Calcutta che risvegli in noi il senso della vicinanza a tante persone che nella società, nella vita normale, vivono nascosti, come i senzatetto, e che nel momento della crisi si evidenziano così”.

 

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