Coronakiller, Europa epicentro della pandemia, Usa scenari da incubo

Italia: ‘Quasi 15mila i malati, 1266 i decessi’. Per fortuna sono più alti i numeri delle persone guarite dopo aver contratto il coronavirus, 1439, 181 in più di ieri. OMS, ‘L’Europa è diventata l’epicentro della Pandemia

Bollettino di guerra

Sono 14.955 i malati di coronavirus in Italia, 2.116 in più di ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 17.660. Dai dati della Protezione Civile sappiamo che ci sono 7.732 i malati in Lombardia (836 in più di ieri), 2.011 in Emilia Romagna (+253), 1.453 in Veneto (+156), 794 in Piemonte (+240), 698 nelle Marche (+128), 455 in Toscana (+103), 242 nel Lazio (+70), 213 in Campania (+39), 304 in Liguria (+61), 236 in Friuli Venezia Giulia (+88), 126 in Sicilia (+15), 121 in Puglia (+23), 157 in Trentino (+55), 83 in Abruzzo (+5), 73 in Umbria (+11), 17 in Molise (+1), 43 in Sardegna (+4), 27 in Valle d’Aosta (+1), 37 in Calabria (+5), 123 in Alto Adige (+20), 10 in Basilicata (+2).
Brusaferro (Istituto sanità): «Possibile aumento casi al centrosud per comportamenti sbagliati lo scorso week end».
Vittime soprattutto in Lombardia (890), Emilia Romagna (201), Piemonte (46), e Veneto (42). 1.266 i morti ma a consolarci e a darci speranza, vince il numero dei guariti, 1.439, e 181 solo nella giornata di ieri.

Emergenza mondo, prima l’Europa

Organizzazione mondiale della sanità: «L’Europa è diventata l’epicentro della pandemia Covid-19, con più casi e decessi segnalati rispetto al resto del mondo messo insieme, a parte la Cina». «Ogni giorno vengono segnalati più casi di quanti ne siano stati segnalati dalla Cina al culmine dell’epidemia», ha rimarcato il numero uno dell’Oms precisando che nel mondo sono stati accertati 132mila casi in 123 Paesi e ci sono stati 5.000 decessi, «una soglia tragica».

Europa in disordine corre ai ripari

Molti Paesi del Vecchio Continente, ma non il Regno Unito, hanno deciso interventi severi modello Italia: scuole, negozi e monumenti chiusi, quarantene, confini blindati, riunioni e assembramenti vietati. Scuole chiuse dagli asili alle università in Austria, Bulgaria, Danimarca, Grecia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Turchia, Ucraina. Dalla prossima settimana (ritardo folle) alunni e studenti a casa anche in Belgio, Croazia, Francia, Portogallo, Spagna e Svizzera e nella maggior parte delle regioni tedesche.
Confini chiusi della Repubblica Ceca, Danimarca, Slovacchia, Ucraina e Polonia (salvo le migliaia di soldati Usa di ‘Defender Europe’ che Varsavia ha pericolosamente in casa). Catalogna prima regione in Spagna a decidere l’autoisolamanto. La Spagna è ora il secondo Paese più colpito in Europa, ma con si prepara a dichiarare uno stato di allerta nel tentativo di arginare il contagio

Negazionisti pentiti, Trump l’emergenza e il test

Dopo aver per giorni minimizzato i rischi per gli Stati Uniti, il presidente Donald Trump ha proclamato «l’emergenza nazionale» di fronte agli oltre 2.000 casi accertati e alle 47 vittime in tutto il Paese. Ma l’incubo è il sistema sanitario americano sostanzialmente privato. Emergenza nazionale, e lui Trump, «Farò il test», dopo gli imprudenti abbracci con la delegazione brasiliana di Bolsonaro, forse contaminato forse no, ma con un ammalato certo https://www.remocontro.it/2020/03/13/virus-eversivo-il-brasiliano-bolsonaro-sospetto-positivo-e-trump-a-rischio/ . La decisione dopo giorni di critiche e polemiche sulla risposta di Trump alla pandemia. E il presidente in campagna elettorale per la rielezione ‘spara’ 50 miliardi di dollari e chiama tutti gli Stati a preparare centri di accoglienza e smistamento per i malati.

Centers for Disease Control, apocalisse

Numeri da apocalisse nelle proiezioni dei Centers for Disease Control and Prevention Coronavirus, negli Usa Secondo quanto scrive il New York Times, dal documento del centro studi, i contagiati Usa potrebbero arrivare a 160 – 214 milioni nell’epidemia che potrebbe durare mesi e forse anche un anno. I morti potrebbero essere tra 200.000 e 1,7 milioni. Non solo, sulla base dello scenario catastrofico ipotizzato dai Cdc, tra 2,4 e 21 milioni di americani potrebbero richiedere il ricovero, facendo andare in tilt il sistema sanitario nazionale che ha solo 925.000 letti d’ospedale, stando ai dati dell’American Hospital Association.

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