
Ho una passione per le persone gentili. Per quelle che hanno immaginazione, per chi sa cantare e poetare. Per chi ama la vita, per chi sa parlare di filosofia senza paura perché è la vita, per chi legge. Per chi sogna, per chi crede nell’utopia concreta, per chi non si tira indietro. Per chi combatte per i diritti, per chi è convinto che si possa costruire un mondo migliore, per chi cammina nei boschi. Per chi ama gli animali, per chi non farebbe del male a una mosca, per chi guarda il paesaggio. Per chi cammina in silenzio, per chi ama, per chi cura il pensiero come fosse un giardino.
Ho una passione per chi ama, l’ho detto, ma volevo anche dire per chi si fa amare, per chi erra, vagando e per chi fa errori, per chi sa ritrovare il sentiero. Per chi non crede che la vita sia fretta e spocchia, autostrade e treni razzo. Per chi attraversa queste terre, queste magnifiche terre, con gli occhi sbigottiti, per chi si ferma a fare due chiacchiere o chi alza cento volte il bicchiere per cento brindisi. Per chi fa teatro, chi sale sulla scena, chi sa truccarsi e chi mette la maschera per essere più vero. Per chi scrive poesie e le tiene nascoste, per chi le legge a voce bassa, chi conosce la metrica. Per chi in una pietra vede il mondo, per chi ha il coraggio delle proprie scelte, per chi paga le conseguenze, per chi non si arrende neanche di fronte all’evidenza.
Ho una passione per chi comprende il dono dell’incontro, per chi ti racconta della vita, per chi ti passa a trovare se sei da solo, per chi non ha paura delle parole, per chi è sovversivo. Per chi ti sorprende e si sorprende. Per chi non teme il vento e neanche la pioggia. Per chi canta per chi danza. Per chi conosce l’origine delle parole e non sta lì a spiegarti a ogni pié sospinto che cosa dire e che cosa non dire. Per i rivoluzionari che sanno rivoluzionare se stessi, per chi usa il noi e non sempre e solo l’io.