
«L’arte brasiliana del prossimo decennio sarà eroica. Sarà dotata di una grande capacità di coinvolgimento emotivo e sarà allo stesso modo imperativa, poiché sarà profondamente legata alle aspirazioni urgenti del nostro popolo, altrimenti non sarà nulla», aveva dichiarato in ministro alla cultura Alvim. Citazioni troppo simili a quelle utilizzate dal leader nazista Goebbels per promuovere la cultura tedesca. Il video è stato caricato sul profilo ufficiale della Segreteria speciale della Cultura del Brasile giovedì notte e poi rimosso.
«Quando sembra che il governo Bolsonaro abbia davvero toccato il fondo, spunta sempre qualcosa di ancora più inaudito -commenta impietosa Claudia Fanti- Se c’è chi ha perfino dedicato un sito alle ‘cagate’ dell’attuale amministrazione (Cagômetro.com), il video diffuso dal segretario della Cultura Roberto Alvim con il suo plagio di Goebbels rischia di superarle tutte».
Annunciando un investimento ‘di più di 20 milioni di reais’ per il ‘Prêmio Nacional das Artes’, Alvim non ha proprio resistito a copiare il ministro della propaganda nazista, per di più con le note in sottofondo dell’opera Lohengrin di Wagner, la preferita di Hitler: «L’arte brasiliana del prossimo decennio sarà eroica e sarà nazionale. Sarà dotata di grande capacità di partecipazione emozionale e sarà ugualmente imperativa, in quanto profondamente legata alle aspirazioni urgenti del nostro popolo, o non sarà niente». Proprio quanto sostenuto da Goebbels nel 1933:
«L’arte tedesca del prossimo decennio sarà eroica, sarà fortemente romantica, sarà oggettiva e libera dal sentimentalismo, sarà nazionale, con grande pathos e ugualmente imperativa e vincolante, o non sarà niente».
Scandalo e indignazione in casa e sopratutto oltre, su verso nord. Subito la Confederazione Israelita del Brasile: «Una persona con questo tipo di pensiero non può essere responsabile della Cultura nel nostro Paese, e deve essere dimessa immediatamente». Qualche segnale simile dal potente tutore a nord e Bolsonaro deve punire l’imprudente camerata.
«Comunico le dimissioni di Roberto Alvim dal ministero della Cultura del governo. Una dichiarazione infelice, anche se si è scusato, ha reso la sua permanenza insostenibile», ha dichiarato il presidente di estrema destra Bolsonaro in una nota. Prima della diffusione del controverso video, il leader brasiliano aveva descritto Alvim in maniera del tutto diversa: «Dopo decenni, ora abbiamo un segretario alla Cultura vero, che capisce l’interesse della maggioranza della popolazione brasiliana».
«Perfino il guru di Bolsonaro Olavo de Carvalho, che lo aveva indicato per l’incarico, lo ha scaricato: “forse è andato fuori di testa”, ha scritto su Facebook». Troppo Wagner suonato fuori posto ad accompagnare un Goebbels che devi aver letto con grande condivisione per essertene appropriato così a fondo.
«Oscurato una volta tanto da un altro esponente del suo governo, Bolsonaro non ha tuttavia rinunciato a regalare un’altra delle sue perle:
durante un discorso al Planalto, il presidente ha pregato Dio di continuare a benedire il Brasile e di aprire la mente di quelli che sono ancora di sinistra». I quali, ha detto, «non meritano di essere trattati come se fossero persone normali»