
Trump e Putin e potenti del mondo destinati esplicitamente all’inferno, e che non abbiano gradito e risposto con l’oscuramente è comprensibile. Uno potrebbe persino temere di peggio. Stupisce di più il silenzio istituzionale italiano (e anche della opposizione che esibisce rosari elettorali). Stupore dopo stupore, il quasi silenzio stampa di casa rotto da pochi, tra cui il Manifesto che non è l’edizione quotidiana di Famiglia Cristiana.
«L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine. È immorale il possesso delle armi atomiche».
«Parole imbarazzanti per i nostri massimi esponenti istituzionali che, come i precedenti, sono responsabili del fatto che l’Italia, paese non-nucleare, invece ospiti e sia preparata a usare atomiche statunitensi, violando il Trattato di non-proliferazione a cui ha aderito, che proibisce agli Stati militarmente non-nucleari di ricevere armi nucleari e di averne il controllo direttamente o indirettamente», denuncia Manlio Dinucci.
Tra i tanti problemi che il Paese ha, forse non è questa l’emergenza prioritaria, ma quando mai lo diventasse potrebbe essere quella definitiva.
E diventa utile ricordare che l’Italia, Paese dell’Alleanza Atlantica, la Nato, si è rifiutata di aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari votato a grande maggioranza dall’Assemblea generale dell’Onu. «Impegno a non produrre né possedere atomiche, a non usarle né a minacciare di usarle, a non trasferirle né a riceverle direttamente o indirettamente, con l’obiettivo della loro totale eliminazione». L’Onu più o meno come il Papa e l’Italia più o meno come succursale Usa.
«In Italia le bombe nucleari attualmente stimate sono in circa 70, tutte del modello B61, ma stanno per essere schierate sul territorio italiano le nuove e più micidiali bombe nucleari Usa B61-12 ( in numero ancora sconosciuto) al posto delle attuali». E chi se ne intende spiega che «La B61-12 ha una testata nucleare con quattro opzioni di potenza selezionabili: al momento del lancio, viene scelta la potenza dell’esplosione a seconda dell’obiettivo da colpire». Come regolare il fuoco del fornello sotto la minestra solla base di quante distruzione e morti vuoi. E tanti altri ‘progressi tecnologici’ in più.
L’Italia, Paese della Nato, ha avallato la decisione di Trump di cancellare il Trattato tra Gorbaciov e Reagan del 1989 «che aveva permesso di eliminare tutti i missili nucleari a gittata intermedia con base a terra schierati in Europa, compresi quelli installati a Comiso». E adesso?
Ancora Dinucci: «Le potenze nucleari posseggono complessivamente circa 15.000 testate nucleari. Oltre il 90% appartiene a Stati Uniti e Russia: ciascuno dei due paesi ne possiede circa 7 mila.
L’uso dell’energia nucleare, oltre che atto criminale, mette in pericolo il futuro della Terra «perché la più grave minaccia per l’ambiente di vita sul pianeta è la guerra nucleare, ed è prioritario l’obiettivo della completa eliminazione delle atomiche».