Scandalo Navy Seal, gli ammazza Bin Laden tra cadaveri e medaglie

Il discusso eroe e l’irascibile Trump

Il capo del Pentagono Mark Esper ha chiesto le dimissioni del segretario della Marina Richard Spencer per come ha gestito con la Casa Bianca il caso del Navy Seal accusato di crimini di guerra. Si tratta del procedimento disciplinare che poteva far perdere lo status di Navy Seal a Edward Gallagher, condannato da una corte marziale per aver posato con il cadavere di un militante dell’Isis, assolto per mancanza di prove dall’accusa di averlo ucciso e di aver sparato su civili disarmati. Dopo la condanna Edward Gallagher era stato degradato e gli era stato decurtato lo stipendio.

Il mancato eroe salvato da Trump

Rischiava anche di essere espulso dalla prestigiosa unità delle forze speciali, ma ora il capo del Pentagono voluto dalla presidenza Trump ha cancellato la commissione disciplinare che doveva decidere sulla vicenda e ha autorizzato Gallagher ad andare in pensione come Navy Seal conservando insegne, grado e pensione. Trump si è sempre schierato dalla parte di Gallagher. Nei giorni scorsi aveva ammonito su Twitter i vertici militari a non cacciarlo. Una mossa che aveva irritato il segretario della Marina, secondo cui «il processo conta per il buon ordine e la disciplina».

Cacciato il segretario della marina

«Una impunità che rischia di legittimare azioni come quella di Gallagher», la logica critica di Spencer. Ma la Casa Bianca non ci ripensa affatto ed è anzi lui, il sottosegretario (l’esponente politico del governo), a doversene andare. Formalmente è il capo del Pentagono ad aver chiesto le dimissioni Richard Spencer ma su sollecitazione politica evidente. Vero è che Trump subito dopo annuncia via Twitter la nomina a nuovo segretario della Marina, l’ambasciatore in Norvegia ed ex ammiraglio Ken Braithwaite.

Di che pasticcio di tratta?

Il Navy Seal si era fatto fotografare vicino al corpo senza vita di un combattente dell’Isis, una scelta di pessimo gusto e vietata dal regolamento. Per questo era stato retrocesso, ma la decisione è stata contestata ed annullata dal presidente Trump che già aveva avvertito via Twitter, che non avrebbe consentito alla Navy di punire Gallagher, “togliendogli il tridente” simbolo delle forze per operazioni speciali della Marina degli Stati Uniti. Trump ha dunque ripristinato il grado dell’ufficiale e graziato altri due militari.

‘Eddie trattato male’ @realDonaldTrump

«Non mi ha soddisfatto il modo in cui è stato gestito il processo del Navy Seal Gallagher dalla Marina» ha postato Trump su Twitter. «Contemporaneamente – ha aggiunto il capo della Casa Bianca – il grande sforamento dei costi nelle procedure di contratto dalla passata amministrazione non è stato di mia soddisfazione. Pertanto, il servizio del segretario della Navy Richard Spencer è stato interrotto dal segretario alla Difesa Mark Esper. Ringrazio Richard per il suo servizio ed impegno». Attorno il centesimo licenziamento nei tre anni della presidenza Trump.

«Abbiamo un problema»

In agosto il capo delle truppe d’élite americane della Marina, quelle che eliminarono Osama Bin Laden, aveva segnalato ai suoi comandanti l’esistenza di ‘un problema’. Più di un problema oltre al caso Gallagher che aveva coinvolto alcune unità dei Navy Seals.

  • Un’intera squadra del corpo speciale era stata richiamata dall’Iraq in seguito ad accuse di aggressione sessuale e abuso di alcolici.
  • Un altro caso ancora aveva riguardato un’indagine interna della Marina che aveva scoperto che i membri di una delle squadre avrebbero abusato di cocaina mentre erano di stanza in Virginia, l’anno scorso.
  • Nel 2014, infine, Robert O’Neill, l’ex Navy Seal che aveva affermato di aver ucciso Osama bin Laden nel blitz del primo maggio 2011 ad Abbottbad, in Pakistan, finì sotto inchiesta con l’accusa di aver rivelato delle informazioni segrete.

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