Trump lancia la guerra e nasconde la mano, bombardamenti turchi sui curdi in Siria

Dietrofront Usa tra imbarazzo e vergogna

Tradimento dei curdi, indignazione del mondo, frenata Usa: “Nessun ritiro, l’ordine di Trump riguarda 50-100 soldati”. La pezza dell’amministrazione ai tweet inconsulti del presidente, ma la Turchia giù bombarda i curdi in Siria

Un imbarazzato funzionario della Casa Bianca a cercare di riparare i danni politico diplomatici di un ormai irrefrenabile presidente. «Non c’è nessuna luce verde nei confronti della Turchia per un massacro dei curdi. Dire questo è da irresponsabili». Peccato che irresponsabili siano stati gli annunci via tweet del suo padrone di casa.

Quando i curdi siriani festeggiavano gli amici Usa

Ma la Turchia già bombarda

L’artiglieria di Ankara ha iniziato a bombardare obiettivi delle milizie curde ad al-Malikiyah, località siriana nella provincia nordorientale di Hasakah, a ridosso del confine turco. Lo hanno riferito fonti locali citate dal quotidiano “Sabah”. Nel mirino dell’artiglieria, «elementi delle Unità di Protezione del Popolo curdo», le formazioni combattenti curde che hanno sconfitto i miliziani Isis in conto occidentale e Usa.

Nella guerra contro lo Stato Islamico le formazioni militari curde hanno perso più di 12 mila tra donne e uomini. 

Invasione via terra cominciata

«L’invasione di terra, è di fatto cominciata questa mattina», rileva la Stampa. Con l’esercito turco che ha spostato truppe, tank e veicoli corazzati verso il confine, oltre ai bombardamenti preparatori sulla Siria in corso dalla notte. Il via libera di Trump ad Erdogan in una lunga telefonata prima dell’incontro di novembre a Washington. Sempre che l’azzardo di oggi -una «zona cuscinetto» di 30 chilometri ‘ripulita’ dalla presenza di guerriglieri curdi- da qui a novembre non sia già diventato la nuova guerra di Siria.

I curdi alla guerra totale

I curdi delle Ypg hanno annunciato «guerra totale» all’invasione turca, con qualche probabile aiuto di Damasco e qualche possibile accordo sul fronte iracheno dove gli Stati Uniti non sono molto amati e non se la passano molto bene. Sulla Siria sempre l’occhio di Mosca (e dell’Iran). Azzardo trumpiano con 1.100 militari Usa in zona di conflitto ceduta alle scelte militari della Turchia. E già Erdogan annuncia la creazione di nuove città e villaggi dove reinsediare un milione di rifugiati siriani arabo-sunniti per trasformare i curdi in una minoranza lungo la frontiera.

Trump sempre più solo

Trump, rivela il Wall Street Journal, avrebbe deciso il ritiro dal Nord-Est della Siria senza neppure avvertire Gran Bretagna e Francia che pure schierano uomini delle forze speciali accanto ai curdi delle Forze democratiche siriane, ora in situazione molto delicata. Usa in ritirata da subito: posto di frontiera di Tall Abyad abbandonato alle 6 e 30 di questa mattina, in tutta fretta. Ma Trump è stato lapidario, «è venuto il momento per gli Stati Uniti di ritirarsi da queste stupide guerre, spesso tribali».

I tweet vergogna di Trump

Una raffica di cinque tweet. L’abbandono, il tradimento dei combattenti curdi, fino a ieri alleati di Washington nella lotta all’Isis, viene ridotto a qualche frase.

  • «Sulla carta gli Usa sarebbero dovuti stare in Siria per 30 giorni, e questo accadeva molti anni fa. Siamo rimasti e siamo andati sempre più a fondo in una battaglia senza obiettivi in vista».
  • «Quando sono arrivato a Washington, l’Isis dilagava nell’area. Velocemente abbiamo sconfitto al 100% il Califfato, catturando migliaia di combattenti dell’Isis, la maggior parte europei».
  • «È il momento per noi di sfilarci da ridicole guerre senza fine, molte delle quali tribali. È il momento di riportare i nostri soldati a casa».
  • «I curdi hanno combattuto con noi, ma sono stati pagati con enormi somme di denaro ed equipaggiamenti per farlo».
  • «Gli Stati Uniti hanno fatto molto di più di quanto ci si potesse attendere, inclusa la cattura del 100% del Califfato dell’Isis. È ora che altri nell’area, alcuni molti ricchi, proteggano il loro territorio».
  • «Combatteremo solo dove avremo benefici, e combatteremo solo per vincere. Turchia, Europa, Siria, Iran, Iraq, Russia e i curdi dovranno risolvere la situazione e capire cosa voglio fare con i soldati dell’Isis catturati nel loro “vicinato”».

L’insuperabile saggezza di Donald

«Come ho detto in passato, se la Turchia fa qualcosa che io, nella mia insuperabile saggezza, considero off limits distruggerò e annienterò l’economia della Turchia (l’ho già fatto in precedenza!)».

@realDonaldTrump – As I have stated strongly before, and just to reiterate, if Turkey does anything that I, in my great and unmatched wisdom, consider to be off limits, I will totally destroy and obliterate the Economy of Turkey (I’ve done before!). They must, with Europe and others, watch over…

AVEVAMO DETTO

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