Re Carlo I chiuse il Parlamento e lo decapitarono, altre teste a rischio

Monarchia e pessimi consiglieri

Tra il 1629 e il 1651, in poco più di un ventennio, il parlamento inglese fu chiuso, riaperto, sciolto e riconvocato numerose volte ed ancora oggi, comprendere il significato di espressioni come Parlamento Corto o Parlamento Lungo, è prerogativa degli storici. La complessa vicenda raggiunse la fase acuta nel 1640 quando il re Carlo I – che aveva già sciolto l’assemblea una prima volta nel 1629 pur di fermare una legge a suo parere lesiva delle prerogative della Corona – fu costretto a riaprirlo per fare approvare una tassazione straordinaria per sostenere le spese di guerra in Scozia. Il 13 aprile 1640 Carlo I tentò infatti di ottenere il voto a favore della nuova tassa di guerra offrendo in cambio l’abolizione di un’altra tassa meno gravosa. Circa un terzo dei parlamentari simpatizzava tuttavia coi ribelli scozzesi per motivi religiosi e gli esiti della discussione furono fallimentari, tanto che il 5 maggio il parlamento fu nuovamente sciolto.

Carlo primo va alla guerra

Quasi il Re Carlo di Villagio che ‘tornava dalla guerra

Ci fu un secondo tentativo di riapertura nel novembre dello stesso anno che ebbe un esito altrettanto negativo, ma nel frattempo il re si era comunque impegnato nella guerra in Scozia e lo scontro tra il parlamento e il sovrano portò rapidamente alla guerra civile. Dopo una prima fase in cui sembrò che il re e i suoi seguaci avessero la meglio, l’esercito del parlamento risultò meglio armato, organizzato e guidato di quello reale e riuscì alla fine a sconfiggere i cavalieri. L’ultima battaglia si svolse a Preston il 19 agosto 1648 nel corso della quale fu determinante un attacco condotto da Oliver Cromwell. Il re sconfitto si trovava però ancora nella possibilità di negoziare con i vincitori ed infatti anche un gruppo di parlamentari era disposto a farlo pur di poter discutere tutto l’assetto del nuovo regno. Con ampia maggioranza il parlamento votò una sorta di compromesso, incontrando però l’opposizione di Cromwell.

Purga Pride e processo al Re

Fu a questo punto che nella vicenda intervenne in maniera brusca, ma efficace, uno dei comandanti dell’esercito che aveva combattuto agli ordini di Cromwell: il colonnello Thomas Pride. Per impedire l’accesso all’assemblea a quei parlamentari che si erano dimostrati arrendevoli nelle trattative con il re ed avevano votato il compromesso, Pride occupò il palazzo con i suoi soldati. Furono tratti in arresto il 6 dicembre 1648 quarantacinque membri del parlamento, che però furono in parte rilasciati due settimane dopo. A conclusione di questa azione conosciuta come ‘la purga di Pride’ i parlamentari ‘epurati’ furono circa un centinaio, mentre una sessantina rimasero ai loro seggi. Essi però costituirono i membri dell’alta corte di giustizia che processò il re per alto tradimento condannandolo a morte. Carlo I fu infatti decapitato il 30 gennaio 1649.

Parlamento inglese, la monarchia e i pessimo consiglieri. Allora, tra 1629 e il 1651, Re Carlo I voleva fare la guerra alla Scozia e chiuse e riaprì il Parlamento a suo presunto vantaggio. Carlo I fu decapitato il 30 gennaio 1649. 'Parlamento sovrano' e sovrani mal consigliati alle prese col Parlamento. Tipo lo spregiudicato e avventurista BoJo Jhonson che la testa l'ha persa nello spingere la Regina Elisabetta ad offendere il Parlamento attuale. Copertina, Triplo ritratto di Carlo I, opera di Antoon van Dyck.

Inciampo di Re (o di regina)

Pochi mesi dopo fu proclamata l’abolizione della camera dei pari, ovvero il ramo del parlamento di nomina regia e proclamata la repubblica retta da un consiglio di stato. Il cosiddetto ‘Rump Parliament’ – ovvero ‘parlamento tronco’, perché ridotto a un terzo dei membri – a sua volta non ebbe vita facile perché Cromwell lo svuotò progressivamente da tutti i suoi poteri arrivando egli stesso a scioglierlo il 20 aprile 1653. Fu in questo periodo che – con un notevole sarcasmo – si arrivò all’affissione su una delle porte del palazzo del cartello «camera da affittare». Modesti furono anche i risultati del nuovo parlamento eletto nel luglio 1653 che non riuscì a fermare l’ascesa al potere di Cromwell che poté proclamarsi ‘Lord protettore’ il 16 dicembre dello stesso anno.

DALLA STORIA ALL’ATTUALITA’

A VOLER SORRIDERE UN PO’

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