
Dopo i raid israeliani sulla capitale siriana e su quella libanese, violazioni aeree sempre e ovunque e attacchi armati di vario genere. Secondo media arabi e americani l’aviazione di Israele ha sferrato tre attacchi su postazioni militari sciite e palestinesi nell’est del Libano, in Iraq vicino al confine con la Siria e sulla Striscia di Gaza. Guerra senza confini, rivendica Netanyahu nella sua campagna elettorale sul fronte militare. La guerra tra Israele e Iran è di fatto già iniziata, in Iraq, in Siria, e ora anche in Libano ma nessuno in Italia sembra essersene accorto, annota scandalizzato Umberto De Giovannangeli sull’Huffington Post, pensando ai più di mille soldati italiani in Libano a fare da cuscinetto col blu Onu. «Per ora a bassa intensità, ma pur sempre guerra».
Un drone israeliano è caduto sulla capitale libanese Beirut e un altro è esploso in aria. Lo rende noto Hezbollah. Aerei da guerra di Israele sorvolano regolarmente il Libano e colpiscono la vicina Siria attraverso lo spazio aereo libanese. Poche ore prima l’aviazione militare israeliana aveva attaccato obiettivi vicino a Damasco. Guerra alle intenzioni, “stavano preparando piani di attacco avanzati su siti israeliani dalla Siria”. “Droni armati per colpire siti israeliani”. Ma ecco che i droni armati che compaiono sulla scena sono quelli di Tel Aviv, colpiti e abbattuti sopra i cieli di Beirut.
Valutazione politica del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. «Questa aggressione, se restiamo in silenzio, sarà un precedente pericoloso per il Libano, sarà come la situazione in Iraq ora», che è un enorme e seminascosto pasticcio. «I partiti politici israeliani tengono elezioni con il sangue di palestinesi, siriani e libanesi». «Questo Netanyahu è un uomo che ha paura dei risultati elettorali. Un uomo che attende un processo per corruzione. Un uomo che non ha problemi a tenere elezioni con il sangue della gente», aggiunge il capo di Hezbollah sapendo forse che sono anche molti israeliani a pensarla così.
Attacchi israeliani fuori casa, come spesso accade, ma per la prima volta, lo sbandiera Israele stesso, ed è propaganda. Primo ministro Netanyahu uscente e a rischio rielezione: «L’Iran non ha alcuna immunità da nessuna parte». Nessun arbitro riconosciuto, di confine, di diplomazia e di regole. Destinatari dell’avvertimento sono a Damasco, Baghdad, Beirut. «Il piano di attacco in preparazione contro Israele, ha dichiarato il capo dell’intelligence dell’esercito israeliano, Tamir Heyman, era “personalmente sovrinteso dal comandante della Guardia rivoluzionaria iraniana, generale Qasem Soleimani». Loro dicono di sapere e non c’è smentita possibile.
«Il 25 agosto 2019, alle 2.30 del mattino, due droni appartenenti al nemico israeliano hanno violato lo spazio aereo libanese sull’area di Mouawad, nel distretto di al-Madi, situato nella periferia sud di Beirut. Il primo è caduto e il secondo è esploso in aria, causando solo danni materiali», dichiara l’esercito libanese. Il presidente libanese Michel Aoun e il primo ministro Saad Hariri: “Questo – dichiara Aoun – è «Uno dei capitoli delle violazioni permanenti della risoluzione Onu 1701″ che ha posto fine al conflitto tra Libano e Israele nel 2006» (Aoun). «Minaccia alla stabilità regionale e tentativo di far aumentare la tensione» (Hariri).
Secondo un rapporto dell’intelligence militare di Gerusalemme, attualmente Hezbollah disporrebbe di oltre 100mila razzi, rispetto ai circa 12mila che aveva prima della guerra dell’estate 2006, la più recente guerra di Israele in Libano, la sola di fatto persa. Sul fronte opposto, New York Times cita Netanyahu sul coinvolgimento delle forze armate dello Stato ebraico in Iraq. Sempre NYT, alto funzionario Usa, «Israele si sta spingendo oltre i limiti, rischiando di far sì che i militari degli Stati Uniti lascino l’Iraq». Washington Post, crescenti sospetti su una responsabilità israeliana per le esplosioni nelle basi delle milizie sciite in Iraq. Siria, Iraq, Libano.
La guerra in corso di cui nessuno ci dice. Umberto De Giovannangeli: ‘Medio Oriente è il campo di battaglia di una guerra iniziata, quella tra Israele e Iran’. Remocontro condivide