
Chi finanzia l’estrema destra europea
Ignacio Arsuaga incassava applausi dalla sala italiana del Congresso mondiale delle famiglie a Verona, ma le sue idea trasferite in politica, hanno avuto molto meno successo in Patria, anche se per la prima volta da anni, i neo franchisti di Vox arrivano in Parlamento. Per vincere i nemici della famiglia, sosteneva dal palco di Verona Ignacio Arsuaga, fondatore e presidente dell’organizzazione spagnola CitizenGo, esistono due strade: vincere le elezioni entrando nei partiti e nelle istituzioni, oppure influenzare i partiti e controllare chi gestisce il potere. Come stanno facendo alcuni in Italia ad esempio, con la Lega. Claire Provost, Adam Ramsay, di openDemocracy del Regno Unito denunciano su Internazionale l’esistenza di un certo “coordinamento” tra la piattaforma ultracattolica e i partiti di estrema destra in Europa, verso i quali CitizenGo fa convogliare i voti per le elezioni europee.
Ignacio Arsuaga, presidente dell’organizzazione spagnola CitizenGo
Durante il Congresso mondiale delle famiglie, un reporter di openDemocracy ha avvicinato il fondatore di CitizenGo, presentandosi come un potenziale donatore. Ed Arsuaga gli ha descritto i rapporti piuttosto stretti con il partito di estrema destra spagnolo Vox, spiegando come si possono aggirare le regole di finanziamento delle campagne elettorali in Spagna e certo anche in Italia. Saldo a una ‘fondazione’ che poi a sua volta triangola.. Secondo la legge spagnola esiste un limite di 50mila euro per le donazioni individuali ai partiti politici – che scende a diecimila a campagna elettorale cominciata – e i nomi dei donatori devono essere segnalati ai funzionari elettorali. Ma, come spiegato da Arsuaga, non esistono limiti per le donazioni a gruppi come il suo, e “se doni denaro privatamente a una non profit non c’è bisogno di denunciarlo”.
CitizenGo come i “super Pac” statunitensi, quei gruppi di pressione che possono spendere grosse somme a sostegno di candidati politici, influenzando le elezioni. CitizenGo e Vox come due organizzazioni indipendenti ma “totalmente allineate”. Il partito ha anche ricevuto 800mila euro di donazioni per la campagna elettorale delle europee del 2014 da un gruppo iraniano estremista, fino a pochi anni fa inserito nella lista delle organizzazioni terroristiche da diversi governi, ed è stato collegato a una controversa fondazione che inneggia al dittatore spagnolo Francisco Franco. CitizenGo allineata con “l’estrema destra”? «Semmai si tratta di “partiti democratici che supportano in qualche modo la famiglia, la vita, la libertà di educazione e la libertà religiosa», ribatte il sostenitore ultracattolico della famiglia.
Nel consiglio direttivo figurano Alexey Komov, uno stretto collaboratore dell’oligarca Konstantin Malofeev, e l’ex parlamentare italiano dell’Udc Luca Volontè, al momento sotto processo con l’accusa di corruzione. Dai conti di Novae Terrae, la fondazione di Volontè, il trasferimento di dodicimila euro alla CitizenGo nel febbraio 2014. Un mese prima duemila euro inviati a una società di comunicazione di Madrid specializzata in campagne antiabortiste. «Nello stesso periodo, Novae Terrae ha ricevuto dei soldi da aziende che portavano in Europa denaro sporco dall’Azerbaigian e dalla Russia. Non ci sono prove, comunque, che i fondi arrivati a CitizenGo provenissero da queste fonti», ammettono Claire Provost, Adam Ramsay. Una combinazione tira l’altra, e scopri che il responsabile della raccolta fondi di CitizenGo, Matteo Cattaneo, ha ricoperto in precedenza il ruolo di coordinatore per Novae Terrae.
A Verona, Arsuaga ha confidato al giornalista di openDemocracy di aver ricevuto 40mila euro da Patrick Slim, figlio dell’oligarca messicano Carlos Slim. Un altro nel consiglio di CitizenGo è Brian Brown, uno dei più noti attivisti americani contro i diritti lgbt, e attuale presidente del Congresso mondiale delle famiglie (Wcf). Consigliere economico, Darian Rafie, partner di Brian Brown nella organizzazione americana ActRight. Rafie è consulente politico d’esperienza negli Stati Uniti, collegato a diverse aziende che hanno lavorato per il Comitato nazionale repubblicano e il Partito repubblicano in Ohio e Michigan. Sul suo sito ActRight incoraggia gli utenti a “ringraziare il presidente Trump per aver fermato la follia transgender nell’esercito”. Tra i post su Facebook più recenti ce ne sono alcuni pesantemente offensivi nei confronti delle figlie di Barack Obama, insieme a battute sull’aspetto di alcune donne di sinistra.
Al giornalista di openDemocracy Arsuaga ha detto che CitizenGo ha ‘molti contatti’ con i partiti Fidesz e Lega, Ungheria e Italia, e ‘qualche contatto con Alternative für Deutschland (Alternativa per la Germania, Afd) in Germania, per “informare questi partiti su quello che siamo in procinto di fare”.OpenDemocracy ha contattato Lega, AfD e Fidesz per un commento sulle relazioni con l’organizzazione di Arsuaga, ma nessuno dei tre partiti ha risposto. CitizenGo è tra gli organizzatori dell’edizione di Verona del Congresso delle famiglie, al quale, oltre a Pillon, hanno partecipato diversi esponenti della Lega, a partire dal ministro dell’interno Salvini, quello della famiglia Lorenzo Fontana e quello dell’istruzione Marco Bussetti.
CitizenGo filiale italiana presto, in stretta collaborazione con il gruppo Generazione famiglia, emanazione dell’organizzazione francese Manif pour tous. Dal 2017, portavoce Filippo Savarese, uno dei fondatori di Generazione famiglia insieme a Jacopo Coghe. Entrambi fanno parte del Comitato ‘difendiamo i nostri figli’, che ha organizzato i due Family day del 2015 e 2016 a Roma. Da maggio, Generazione famiglia si fonderà con ProVita -un’organizzazione ultracattolica di cui sono noti i legami con il movimento neofascista Forza nuova- formando “ProVita e Famiglia”, che avrà come presidente Toni Brandi (ora a capo di ProVita) e come vicepresidente Coghe. I due sono stati presidente e vicepresidente al Congresso di Verona. Secondo l’istituto americano Southern poverty law center, gran parte dell’attività contro i movimenti lgbt in Italia “si muove attraverso CitizenGo”