Odio senza confini, Nuova Zelanda, strage nelle moschee in diretta Fb

Suprematisti bianchi razzisti e assassini

Odio senza confini, Nuova Zelanda, strage nelle moschee in diretta Fb
«Sentivo le urla strazianti dei tanti colpiti a morte. Sono rimasto immobile, pregando Dio di essere risparmiato. I killer hanno ucciso alla mia destra e alla mia sinistra. Poi si sono spostati nella stanza dove pregavano le donne e da lì sono arrivate altre urla che non riesco a dimenticare. Siamo fuggiti in massa, coperti di sangue…». La drammatica testimonianza di uno dei sopravvissuti alla strage della moschea di Al Noor nella città neozelandese di Christchurch. Uno dei due luoghi di culto islamici colpiti ieri in Nuova Zelanda durante la preghiera del Venerdì.

49 le vittime e 20 i feriti. Quattro persone sono state finora arrestate, ma un solo colpevole certo. Disinnescati anche alcuni ordigni. L’autore della strage, Brenton Tarrant, aveva preannunciato il suo gesto su un forum online e pianificava gli attacchi da due anni: è quanto emerge dal manifesto anti migrati di 74 pagine dello stesso Tarrant pubblicato su Internet. L’autore degli attacchi ha ripreso la strage in diretta streaming. Il video, pubblicato su Facebook, è durato 17 minuti ed è poi stato rimosso dal social network.

Le due mitragliatrici usate dall’autore della strage nelle moschee di Christchurch erano coperte con scritte che facevano riferimento ad antiche battaglie e più recenti attacchi contro le comunità musulmane: tra queste, una riportava anche il nome ‘Luca Traini’, l’estremista di destra autore dell’attacco contro migranti compiuto l’anno scorso a Macerata.

Due armi della strage con i nomi di apri razzisti assassini scritti sopra

Anti migranti e anti islam

Un manifesto anti immigrati di 74 pagine motiva quello che definisce un ‘attacco terroristico’. Non è chiaro se l’autore è la persona già catturata dalle autorità neozelandesi. L’uomo dice di essere un australiano bianco di 28 anni che è venuto in Nuova Zelanda solo per pianificare e addestrarsi all’attacco.
La polizia neozelandese rende noto di aver disinnescato un certo numero di ordigni esplosivi improvvisati trovati all’interno di veicoli dopo le sparatorie nelle moschee.

Uno degli assassini che si esibisce via Fb prima a durante la strage

Stragisti via social

Il primo allarme è arrivato dalla moschea di Al Noor, dove c’erano almeno 300 persone raccolte nella preghiera del venerdì. I killer hanno prima attaccato la sezione maschile e poi si sono spostati nella sala preghiere femminile. Poco dopo il secondo assalto alla moschea di Masjid nel sobborgo di Linwood. La dinamica del secondo attacco non è ancora chiara, ma comporterebbe delle auto cariche di esplosivi. A sparare invece sarebbe stato un commando formato da 3 uomini e una donna, che la polizia è successivamente riuscita a fermare.
Ma si teme che ci siano altri complici, parte di una rete molto più larga.

“Il ritrovamento di esplosivi -ha detto il commissario di polizia neozelandese- sottolinea la serietà dell’attacco”. Tanto più che nelle stesse ore il centro della città era pieno di giovani diretti alla locale manifestazione per il clima degli studenti, che per ragioni di sicurezza è stata poi cancellata. Fra gli scampati ci sono anche gli atleti della nazionale di cricket del Bangladesh che si erano recati a pregare in una delle due moschee sotto attacco. Sono riusciti a fuggire tutti illesi: ma il match di sabato con la nazionale neozelandese è stato comunque cancellato.
Per ragioni di sicurezza tutte le moschee del Paese sono state chiuse. Evacuate anche molte scuole.

 

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