Governo incerto, sulla Libia muove l’Aise per capire cosa accade

Agenzia Nova e Aise

Governo incerto, sulla Libia muove l’Aise per capire cosa accade

La fonte è l’Agenzia Nova, che non è l’Ansa, ma è struttura giornalistica molto attenta alla politica estera.
Tripoli, 12 feb – (Agenzia Nova) – Il vicedirettore dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise), Giovanni Caravelli, ha compiuto ieri una visita a Tripoli…
Agenzia attenta e necessariamente avara, (se vuoi sapere compri).
Di fatto cosa veniamo a sapere. Che l’Aise, come era ovvio, era partito di corsa per la Libia.
Il ‘Vice’ Giovanni Ciravelli, vice che ha rischiato di diventare lui il nuovo direttore, ed è l’uomo dei rapporti personali stretti con Haftar.
Insomma, il dopo Tarhuna-Manenti in Libia (l’ex direttore di nascita libica Alberto Manenti), un po’ in salita ma troppo e non certo per colpa dei nostri 007. La scelta di Serraj come interlocutore privilegiato dell’Italia a spinta Usa-trumpiana, si sta rivelando rischiosa e molto probabilmente perdente.
Nel breve spazio di lettura di solo quella agenzia pubblica disponibile per noi popolo internet, ci pare di aver letto di un incontro del nostro vice capo spie con Serraj. A consolarlo, sperando in qualche altro Falcon Cai in volo verso la Cirenaica dove è in corso la partita decisiva.

Fezzan e petrolio

Sempre da Agenzia Nova, e sempre a spizzichi a bocconi, la conferma di una notizia che Remocontro ha diffuso da giorni: “Una milizia di forze provenienti dalla città di Ubari, nel sud della Libia, e fedele al generale libico Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica, ha occupano gli impianti petroliferi di Sharara…”. A stiamo parlando del tesoro petrolifero libico, 300 mila barili giorno!
Su questo argomento, qualche dettaglio in più.
Lo ha annunciato l’emittente televisiva “Libya al Ahrar”. Secondo l’inviato della tv libica, l’occupazione del sito è avvenuta in modo pacifico dopo una trattativa con i membri della 30ma Brigata che controllava il sito insieme ai militanti del gruppo “Rabbia del Fezzan”, che nei mesi scorsi avevano occupato il campo e bloccato la produzione petrolifera. Sempre secondo la stessa fonte, il capo militare del sud della Libia nominato dal governo di accordo nazionale libico di Serraj, il tuareg Ali Kuna, avrebbe poco prima lasciato la zona per dirigersi verso una destinazione ignota.
Dalla Farnesina, segnali di esistenza in vita non pervenuti (ma dopo il Venezuela e gilet gialli francesi è forse assenza polemica)

AVEVAMO DETTO

Libia, Haftar si prende il Fezzan e Serraj lo denuncia all’Onu

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