
All’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica a Seibersdorf, in Austria, sono perentori: «L’Iran continua a mantenere gli impegni presi con il Joint Comprehensive Plan of Action». Dichiarazioni del Direttore Generale dell’agenzia atomica delle Nazioni Unite, il giapponese Amano, non sospettabile di qualsiasi possibile vicinanza con gli Ajatollah. Il JCPoA (il Joint Comprehensive Plan of Action), firmato nel 2015 da Iran, Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna e Unione Europea ha permesso alla Repubblica Islamica di sottoscrivere accordi commerciali senza l’imposizione di sanzioni economiche, ma solo per poco tempo.
Lo scorso anno il Presidente Usa Donald Trump ha ritirato il suo Paese dall’accordo, imponendo una serie di limitazioni per gli Stati e le aziende in affari con Teheran. La posizione statunitense contrasta con quella dell’agenzia atomica, e ancor di più con quella dell’Ue, che in tutta risposta ha progettato un meccanismo, lo ‘Special Purpose Vehicle’, per impedire che le aziende europee con interessi economici in Iran e negli States venissero sanzionate da Washington. Teheran ora aspetta solo la dichiarazione ufficiale da Bruxelles, mentre negli stessi Stati Uniti crescono le perplessità attorno alla decisione della Casa Bianca.
Il Direttore della ‘Intelligence Nazionale’ Daniel Coats alla commissione del Senato conferma le parole del capo dell’Aiea: Teheran sta rispettando l’accordo. Nel documento, la scelta di Trump di abbandonare il JCPoA potrebbe essere dannosa perché nel momento in cui l’Iran non dovesse giovare economicamente dell’accordo, punto chiave del trattato del 2015, il Paese potrebbe proseguire sulla strada del nucleare. Nel frattempo Teheran sta facendo i conti con un’alta inflazione e con la fuga di diverse aziende straniere su pressione dell’asse Washington-Tel Aviv-Riyad. E Alitalia ha chiuso la tratta Roma-Teheran.
Trump, ‘spie ingenue, tornino a scuola’. «Il personale dell’Intelligence sembra essere estremamente ingenuo quando si tratta dell’Iran. Si sbaglia!» ha scritto su Twitter il presidente contro le dichiarazioni della direttrice della Cia, Gina Haspel, secondo cui Teheran sta rispettando l’accordo nucleare del 2015. «Quando sono diventato presidente l’Iran stava creando problemi in tutto il Medio Oriente e oltre – ha aggiunto Trump – Ora La loro economia sta collassando, che è la sola cosa che li trattiene. State attenti all’Iran. Forse il personale dell’Intelligence dovrebbe tornare a scuola!». O gli Stati Uniti cambiare Presidente.