
Muro col Messico, prova di forza più cara del muro
Shutdown, letteralmente è la traduzione di ‘spegnimento’ o ‘arresto’. Nel nostro caso, il blocco delle attività amministrative negli Stati Uniti. Si verifica quando nel Congresso non c’è accordo sulla approvazione dei finanziamenti ai vari ministeri, e quindi si ha una mancanza di fondi per le spese del Governo federale. Il congresso a maggioranza democratica non dà i 5 miliardi chiesti per il muto fortemente voluto, e Trump per ripicca non accetta il bilancio e blocca tutto, lasciando senza soldi il governo federale e importanti branche della pubblica amministrazione.
Nel frattempo, gli analisti avvertono che lo shutdown sta già costando agli Stati Uniti più del muro. Secondo i calcoli di Beth Ann Bovino della S&P Global, in media, il danno diretto e indiretto provocato ogni settimana è di circa 1,2 miliardi di dollari. Questo significa che a Washington il blocco è già costato quasi 5 miliardi di dollari. Secondo l’emittente televisiva CBS, lo shutdown, anche se parziale, ha colpito anche diverse aziende private che lavorano col governo federale. Per Bloomberg queste imprese perdono ogni giorno circa 200 milioni di dollari.
L’attuale blocco ha interessato un quarto dei ministeri (i dipartimenti) degli Stati Uniti, tra cui il Dipartimento di Stato, il Dipartimento della Sicurezza Nazionale, il Dipartimento di Giustizia e parte dello staff della stessa Casa Bianca. Circa 800.000 dipendenti pubblici sono stati inviati in congedo forzato non retribuito, o continuano a prestare servizio senza ricevere pagamenti puntuali. Anche la NASA è stata colpita dal blocco governativo. Straordinario volontario non pagato per lo staff che assiste l’astronauta Anne McClain sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Il Dipartimento di Stato, invece, continua a lavorare anche se a regime ridotto annota con interesse forse malizioso l’agenzia di stampa russa Sputnik- ma il suo capo, Mike Pompeo, non non rallenta. ‘ Bloccati i viaggi ‘politicamente non graditi’, vedi Davos, l’amministrazione Trump dovrà presto decidere il destino dell’incontro internazionale per la stabilità in Medio Oriente non è molto chiaro. Chi viene, chi no, chi paga e chi non può. Quanto ancora può durare il braccio di ferro deciso dalla Casa Bianca per non sottostare alle decisioni del Congresso? Quel muro a tutti i costi, già troppo alti.