
«Avanti coraggio! Vai troppo piano, muoviti muoviti! Soldato Palla di lardo fai quello che vuoi ma non mi cascare di sotto, mi faresti morire di crepacuore».
A parlare, o meglio, urlare, è il terribile sergente Hartman dei marines degli Stati Uniti. Oggetto dei continui insulti è il soldato Pyne apostrofato come Palla di Lardo per via della sua grassezza.
Si tratta del celeberrimo film di Stanley Kubrick “Full Metal Jacket”. Una scena diventata famosissima, il simbolo di un addestramento feroce. Oggi però la realtà potrebbe superare la fantasia degli sceneggiatori. Sembra paradossale ma i soldati americani diventano sempre di più grassi, al punto che l’Esercito degli Stati Uniti è costretto a scartare un gran numero di aspiranti reclute proprio per via di un sovrappeso crescente.
Nessuna possibilità di altre ‘Palle di lardo’ per i sergenti Hartman di turno, se è vero che sette domande di arruolamento su dieci vengono respinte per ‘sovrappeso’. A rivelarlo è uno studio del “Consiglio per un’America forte”, un gruppo di generali ed ammiragli in pensione che hanno elaborato un rapporto per il Pentagono mettendo in luce una realtà all’apparenza risibile, ma che preoccupa invece molto i militari Usa.
“L’obesità minaccia la salute della nostra nazione, e ora rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale” si afferma il rapporto. Le statistiche parlano chiaro: l’esercito ha annunciato che nel 2018 non raggiungerà l’obiettivo di addestrare le 76.500 nuove reclute previste. Un problema serio per la macchina bellica statunitense che mancherà di 6.500 effettivi, una circostanza che non si verificava dal 2005. Volontari respinti per sovrappeso, appunto.
E’ stato lo stesso segretario alla Difesa Jim Mattis a ricordare il primato negativo. Il 71% della popolazione maschile tra i 18 e i 24 anni non ha i requisiti per essere ammesso nell’esercito. Ad influire sui dati c’è per fortuna anche la crescita dell’economia americana e la possibilità di trovare un lavoro civile interessante. Il servizio militare volontario ha da sempre costituito una possibilità sopratutto coloro che non avevano qualifiche professionali e prospettive di avanzamento sociale. Ma al di là di tutto, contano gli stili di vita, ed il modello alimentare americano è decisamente pessimo. Poi, l’uso diffuso di droghe tra la popolazione giovanile rappresenta l’altro grave fattore di allontanamento.
Il problema però non riguarda solo i possibili candidati all’arruolamento ma anche coloro che vivono nelle basi militari. Anche qui gli eroici marines impigriscono e ingrassano. Non rispettano gli standard fisici propri di un soldato operativo. Nel 2016 il Pentagono ha diffuso per la prima volta dopo molti anni dei dati sullo stato di forma fisica dei soldati americani: il 7,8 per cento è sovrappeso, Nel 2001 il dato era dell’1,6 per cento. Il problema è maggiore tra le donne, i neri, gli ispanici e i più anziani.
Sulle cause di questo decadimento fisico le opinioni non sono concordi. Alcuni individuano il problema nel cambiamento del tipo di addestramento, non più basato sulla corsa per via delle guerre ormai meccanizzate. Altri pensano che le nuove generazioni abbiano una minore abitudine all’attività fisica al contrario dei loro padri. Ma anche in questo caso, il tipo di vita condotto anche in una base militare, rimane il motivo principale del sovrappeso.
Per questo il Dipartimento della Difesa ha lanciato una serie di iniziative tese a fare in modo che i soldati e le loro famiglie mangino meglio e conducano una vita meno sedentaria. In particolare una campagna chiamata Healthy Base Initiative è iniziata nel 2014 e prevede delle modifiche sperimentali in 14 basi di dimensioni e popolazioni diverse. Si va da piccole cose, come l’installazione di cartelli che invitano a fare le scale, costruzione di palestre adatte anche ai bambini dove i genitori possono allenarsi, fino alla predisposizione di spazi per mercati degli agricoltori dove acquistare cibi sani. Sono previste anche delle modifiche urbanistiche strutturali come l’aumento di marciapiedi per disincentivare l’uso delle automobili.