Giappone in difesa da Cina-Corea, troppi soldi e pochi soldati

Troppi soldi in armamenti
anche per il Giappone

Giappone, difesa da Cina-Corea. La spesa militare giapponese per il 2019 sfiorerà i 50 miliardi di dollari secondo le previsioni del Ministero della difesa che ha presentato la richiesta di budget per il 2019, segnala Stefano Lippiello su il Manifesto. Cifra record, con un aumento del 2,1 per cento della spesa rispetto al 2018. Libro bianco della difesa approvato di corsa dal governo ha indicato i due pericoli all’orizzonte, e sempre gli stessi da molti decenni ormai: Corea del Nord e Cina, nonostante nei giorni scorsi Abe abbia incontrato Putin e soprattutto Xi Jinping con cui sembra avere ritrovato una qualche forma di intesa.

Trump e i grandi missili
per il Giappone quelli piccoli

Prima. sempre la minaccia nordcoreana, giudicata «un nuovo livello di pericolo» nonostante nonostante i balletti di Trump tra Singapore e l’impossibile Nobel per la pace. Causa, le centinaia di missili a medio raggio in possesso della Corea, capaci di raggiungere il territorio giapponese. Proprio per difendersi da questi arrivano gli ingenti investimenti per la difesa balistica. Ecco perché il Giappone vuole due sistemi antimissile Aegis, uno a Yamaguchi per proteggere il sudovest del paese e uno ad Akita per il nord. E tanto per evitare ottimismi, il premier Abe precisato che «il contesto evolve in senso ancora più severo e incerto».

Crisi del settimo anno
e rapporto Usa incerto

Settimo anno in cui il governo giapponese aumenta la spesa militare. Le ultime ‘linee guida’ erano state approvate 5 anni fa e saranno riviste entro fine anno. Due elementi chiave per il futuro: sicurezza informatica e difesa spaziale (per la quale si intende l’uso combinato dei satelliti e dell’intelligenza artificiale). Per fortuna loro sono ricchi. Se il valore assoluto della spesa militare continua a salire, resta però ferma allo 0,9 per cento del Pil secondo i dati del Sipri di Stoccolma. Altro che il 2% preteso da Trump dai Paesi Nato. Spesa contenuta entro l’un per cento del Pil fissato nel 1976.

Crescono le armi
ma calano i soldati

Il limite maggiore per i piani di difesa giapponesi è però la crisi demografica. Pochi figli, meno soldati per la Patria. Mancanza di personale, con le Forze di autodifesa che soffrono una acuta crisi di vocazioni. Volontari cercansi.

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