
Dopo il crollo di Genova l’Europa si interroga sulla sicurezza dei ponti. Il Finantial Times sulle debolezza d’Italia e sulle ripercussioni politiche che avrà la tragedia su Roma. Critiche export riportate dall’Huffinton Post (vedremo quali), ma preoccupazioni in casa per tutti sulla sicurezza e la manutenzione dei propri ponti e viadotti autostradali. Dalla Germania alla Francia, passando per la Svizzera.
La Bild, in un articolo con tanto di cartina, mette sotto la lente d’ingrandimento gli snodi più trafficati della Germania e i ponti più a rischio. Secondo il governo federale, si sottolinea, “dei 39.500 ponti sulle autostrade e strade principali, solo uno su otto è in buone condizioni. Uno su tre doveva essere ristrutturato “in modo tempestivo”. Tra le cause, crepe nel calcestruzzo, corrosione o armature rotte.
Stessa cosa succede in Francia. Dopo il crollo di Genova, scrive Le Monde, molti sono i francesi a mettere in discussione lo stato dei propri ponti. Un recente audit richiesto dal governo, che non è stato reso pubblico ma di cui si conosce una sintesi, rivela un “grave deterioramento” della rete stradale non concessa a società private.
Su Le Monde, secondo il rapporto, presentato al Ministero dei Trasporti a giugno da due società di consulenza specializzate in infrastrutture, il 30% dei 12.000 ponti della rete stradale non asfaltata deve essere riparato. E il 7% sono così degradati da presentare “rischio di collasso”. Per 840 di questi ponti si renderebbe necessaria la “chiusura preventiva alla circolazione dei mezzi pesanti”.
Maggiore serenità si manifesta in Svizzera, dove ci sono molti viadotti costruiti negli anni ’60. Sul Corriere del Ticino si legge che, per il portavoce dell’Ustra, l’Ufficio federale delle strade, un cedimento strutturale come quello di Genova “da noi, con una verosimiglianza prossima alla certezza, è impossibile, senza possibili gravi catastrofi naturali come terremoti o frane. “I nostri ponti -sostiene la confederazione- hanno in media 40 anni, con una buona manutenzione possono essere utilizzati per 75-90 anni”.
Il Financial Times dedica la sua attenzione alle accuse della politica alla società Autostrade per il disastro a Genova. Nell’articolo, si evidenziano le accuse del vicepremier Di Maio, ed il commento di un esperto dell’università di Milano Bicocca, secondo il quale la reazione del governo “è un po’ prematura e potrebbe essere rischiosa”. Fondamentale stabilire se il ponte sia crollato per problemi di manutenzione o per come era stato costruito originariamente, afferma l’esperto.