
Consiglio Diritti Umani Onu ‘fogna’. Gli Stati Uniti si ritirano dal Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu, accusato di pregiudizi contro Israele. Lo strappo, nell’aria da mesi, è stato ufficializzato dall’ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley, che ha definito l’organismo con sede a Ginevra, «fogna della faziosità politica».
«Un’organizzazione ipocrita e asservita ai propri interessi che ha fatto dei diritti umani una barzelletta».
L’altro moderato dell’amministrazione Trump, Mike Pompeo, segretario di Stato, conferma la rottura.
‘Nuovo schiaffo dell’Amministrazione di Donald Trump al sistema delle relazioni internazionali, che siano organizzazioni o accordi non in linea con le priorità americane, dai commerci al clima’, rilevano molti commentatori da diverse capitali nel mondo. Per la Haley il Consiglio fondato nel 2006 sarebbe diventato «protettore di chi viola i diritti umani».
Gli Usa rimproverano al Consiglio di aver approvato più di 70 risoluzioni contro Israele e solo sette contro l’Iran”. Gli Usa erano già usciti dal Consiglio per tre anni durante l’amministrazione di George W. Bush ma erano tornati a farne parte con Barack Obama.
“La decisione degli Stati Uniti di ritirarsi dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite rischia di minare il ruolo degli Usa come campione e sostenitore della democrazia sulla scena mondiale”, afferma in una nota il portavoce del servizio di azione esterna dell’Ue. Bordate a Washington anche da Mosca: “Gli Stati Uniti hanno nuovamente assestato un forte colpo alla propria reputazione di difensori dei diritti umani e hanno dimostrato il loro disprezzo non solo verso il Consiglio dei diritti umani ma anche verso l’Onu in generale e le strutture che ne fanno parte”. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
Nei suoi primi 12 anni di vita il Consiglio dei diritti umani dell’Onu ha sempre tenuto alto in agenda il tema delle presunte violazioni commesse da Israele nei Territori palestinesi. Washington sostiene che l’organismo è strumentalizzato dai nemici dello Stato ebraico.
Il premier israeliano Netanyahu, ha ringraziato l’Amministrazione Trump per la decisione. Un gesto “contro le ipocrisie e le bugie” del Consiglio che “negli anni si è dimostrato un’organizzazione ostile e anti-israeliana che,invece di occuparsi dei regimi che violano sistematicamente i diritti umani, si occupa ossessivamente dell’unica democrazia del Medio Oriente”. Forma di democrazia ultimamente abbastanza discussa anche in casa.