Macedonia del Nord, e Alessandro Magno sigla la pace Atene-Skopje

Alessandro Magno, dall’Olimpo della storia certamente applaude

La statua di Alessandro Magno che campeggia a Skopje

Macedonia del Nord, finalmente. L’ex repubblica jugoslava sceglie di distinguere il suo essere nord rispetto all’omologa regione greca a sud, terre del regno del Grande Alessandro, più o meno 2350 anni fa. Dopo 25 anni di ridicolo contenzioso sul nome, Atene e Skopje hanno raggiunto un accordo sul nome della ex Macedonia jugoslava, sino ad oggi costretta dalla Grecia alla ridicola sigla internazionale di FYROM (Former Yugoslav Republic of Macedonia), persino all’Onu.
«Nell’accordo che abbiamo raggiunto per la prima volta ci siamo assicurati che i nostri vicini del Nord non abbiano ora e mai qualsiasi relazione con l’antica civiltà greca della Macedonia», ha detto il premier greco Alexis Tsipras annunciando l’intesa. Soddisfatto anche il primo ministro macedone Zoran Zaev: «Il nome è dignitoso e geograficamente preciso», ha dichiarato.
Ambedue i premier impegnati a frenare i sempre incombenti nazionalismi interni.

Reazioni prudenti nella due capitali interessate, ad applaudire con maggior vigore e interesse di parte il Segretario generale Nato Jens Stoltenberg, che incassa la pace formale tra due Paesi chiave nei Balcani occidentali, ambedue di vicinanza occidentale. La controversia risale al 1991, quando la Macedonia è diventata indipendente staccandosi dalla Jugoslavia. Atene ha sempre considerato la scelta del nome Macedonia come una sorta di rivendicazione sulla propria regione settentrionale che porta lo stesso nome, accusando inoltre i vicini di volersi appropriare della memoria di Alessandro Magno il macedone.
Per questo motivo, le autorità greche si sono sempre opposte ad un ingresso del paese nella Nato e nell’Ue. In via provvisoria, il paese balcanico è diventato membro dell’Onu con il nome di Ex Repubblica Jugoslava della Macedonia, ridotto nell’acronimo inglese Fyrom.

Dopo anni di tensioni e di falliti tentativi di mediazione sotto l’egida dell’Onu, la svolta diplomatica è arrivata all’inizio dell’anno. A far ripartire la trattativa è stato un incontro a fine gennaio, a margine del forum economico di Davos, fra il premier greco Tsipras e il primo ministro macedone, Zoran Zaev.
Alla guida del governo dalla primavera 2017, dopo un decennio di esecutivi nazionalisti, il socialdemocratico Zaev ha facilitato l’intesa cambiando nome alla principale autostrada e all’aeroporto di Skopje, che erano stati originariamente intitolati ad Alessandro Magno.

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