La guerra Usa all’Iran ruba il Golan e minaccia il Libano

Usa anti Iran e colonie israeliane:
ruba il Golan e minaccia il Libano

Il ministro della difesa israeliano Lieberman, annuncia un piano per costruire 2.500 nuovi alloggi in 30 colonie nella Cisgiordania occupata che lui chiama Giudea-Sammaria. Il ministro israeliano dell’intelligence, Yisrael Katz, sostiene che il riconoscimento Usa dell’annessione delle Alture del Golan da parte dello Stato ebraico, è ‘in cima all’agenda’ nei colloqui con la Casa Bianca. «Un’alta probabilità che questo accada», ha concluso il ministro, «nel giro di qualche mese».

Contro l’Iran, Libano bersaglio

Neanche tre settimane dall’annuncio di Trump sul ritiro Usa dall’accordo nucleare con l’Iran, ed è già guerra, per ora economica commerciale. «Le sanzioni più dure della storia», minacciate dal segretario di Stato Mike Pompeo, salvo piegarsi a 12 richieste Usa che mettono nel mirino il ruolo dell’Iran nella regione e il sostegno ai suoi alleati in Iraq, Libano, Palestina, Yemen e Afghanistan.
In particolare Pompeo cita Hezbollah, Hamas, Jihad islamica Palestinese, milizie sciite irachene, Houthi, la presenza iraniana in Siria, e improbabile sostegno afghano a Talebani e Al Qaeda.

Chi tratta con Teheran muore

Un assaggio delle prossime mosse di Washington, rileva Davide Lemmi su EastWest, sanzioni personali. Contro Valiollah Seif, governatore Banca Centrale Iraniana e due altri colleghi accusati di trasferire finanziamenti delle guardie della rivoluzione islamica a Hezbollah. Ma non è la prima volta che Stati Uniti e loro alleati del Golfo, fanno cose simili. A febbraio, il dipartimento del Tesoro Usa ha sanzionato persone e società in Ghana e Liberia, sospettate di legami con Hezbollah. Nel luglio del 2017 la Casa Bianca aveva punito 18 enti o individui accusati di fornire finanziamenti ad Hamas, Hezbollah e alla Jihad islamica Palestinese.

Beirut e Libano per vivere

Intanto a Beirut, dopo 9 anni di attesa, il nuovo Parlamento lavora sperando di anticipare ed evitare qualsiasi guerra. Probabile riconferma dell’attuale primo ministro Hariri. Primo punto sull’agenda, far ripartire la crescita. Debito pubblico, sistema creditizio e aumento degli stipendi pubblici. Solo dopo 12 anni, nel 2017, il Libano è riuscito a votare anche una legge di bilancio. Economia per sottintendere politica. Hezbollah, più volte colpito dagli americani -nel 2006 direttamente in Libano-, fa parte integrante, ha ricordato il presidente Micheal Aoun, del tessuto libanese. «Colpire Hezbollah è colpire il Libano e la sua fragile, ma duratura stabilità interna».

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