Earth Day, ma ogni giorno la terra va difesa

Domani, a dire il vero tra poche ore, scatta l’Earth Day 2018. La Giornata della Terra che serve a ricordare che su questa terra che stiamo massacrando, deforestando, inquinando e imbarbarendo di guerre e tecnologie nefaste, ci viviamo tutti noi. Non ci vivono solamente gli estremisti del profitto, i devastatori dell’ambiente, i costruttori senza regole, i furbetti che se ne fregano delle regole e sfruttano il prossimo e la natura a proprio vantaggio.
Seduta al tavolo di Vald’O, guardo i libri belli che abbiamo sugli scaffali e in vetrina. Sull’ecologia, sulla bellezza, sull’arte, sulla poesia. Alcuni titoli risuonano nella mia anima: Cedi la strada agli alberi, poesie d’amore e di terra di Franco Arminio, Thoreau, ascoltare gli alberi di Henry David, Plant Revoltution di Stefano Mancuso.
Noi domani dedicheremo la nostra attenzione alla Terra. Più che altre volte, mi viene da dire, visto che la nostra rivista stessa si chiama Magnifica Terra Vol. I e anche questa mia rubrica ne rilancia il nome. Che cosa faremo? Beh, parleremo di quello che facciamo ogni giorno. Su piano ambientale e culturale, per agire nel cambiamento e non celebrare una giornata dimenticando tutto il resto dell’anno.

Ecco, noi pensiamo che la giornata della terra deve essere ogni giorno. E lo teorizziamo, tanto che Antonio ha scritto per i nostri visitatori un cartello chiaro e tondo che dice:
#Earth day
Sostieni chi difende il valore della terra ogni giorno dell’anno con il lavoro in Valdorcia

La terra la possiamo difendere solo con una nuova cultura rurale, con la cura e l’attenzione. Scegliendo il piccolo e non il seriale. Non comprando dalle multinazionali che la sfruttano massicciamente ma dai produttori locali, come facciamo noi. Lavorando con artigiani dei posti dove si vive e non con ditte anonime che schiavizzano e sottopagano i dipendenti togliendo loro l’amore del mestiere. Considerando il valore del lavoro e del rispetto.

Per celebrare la terra e per agire con coerenza occorre agire/battersi contro gli sfruttatori e i profittatori. Contro chi per profitto privato sfrutta il bene comune. La questione è semplice, ma ci vuole coraggio. Il coraggio di scegliere da che parte stare.

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