Gli Stati Uniti zitti zitti volano via dalle basi in Turchia

Una Alleanza sempre più stiracchiata

Il Pentagono ritira aerei e uomini da Incirlik, base aerea turca che li ospita, ai confini di Siria, Iraq e Iran. La notizia sull’autorevole Wall Street Journal, senza smentite da Washington. Guerra in Siria verso l’epilogo, o c’è di peggio?
C’è di peggio certamente per la Nato. ‘Un cambiamento determinato dalle tensioni tra Washington e Ankara’, precisano anonimi ‘funzionari degli Stati Uniti’ al WSJ.
Gordon Lubold, Felicia Schwartz e Nancy A. Youssef, gli autori, forniscono dettagli: “La base è stata il fulcro della lotta condotta dagli Stati Uniti contro lo Stato islamico per diversi anni, ma gli obiettivi contrastanti in Siria hanno determinato un cuneo (a wadge) tra gli Stati Uniti e la Turchia”.

Uno squadrone di jet d’attacco a terra A-10 è stato spostato da Incirlik in Afghanistan a gennaio, lasciando nella base turca solo aerei di rifornimento. All’epoca, il Pentagono disse che stava intensificando le operazioni in Afghanistan.
Allo stesso tempo, l’esercito americano ha gradualmente ridotto il numero dei familiari di militari che vivevano nella base.
Poi, gli stessi funzionari, provano a metterci una pezza e sostengono che gli Stati Uniti rimangono fedeli alla Turchia, un alleato della Nato, e che non vi sono piani immediati per un ulteriore ‘prelievo’ di forze e di aerei. Non è ancora la fuga, per dirla in altro modo. Gli A-10, hanno detto i funzionari, potrebbero tornare alla base in qualsiasi momento.

“Un ‘drawdown’, una forte riduzione, un abbandono americano potrebbe scuotere l’alleanza NATO. Pesano da tempo le tensioni tra la coalizione guidata dagli Stati Uniti e la Russia per la guerra in Siria, dove Mosca appoggia il regime del presidente Bashar al-Assad mentre gli Stati Uniti hanno sostenuto i suoi avversari”, descrivono la situazione le fonti Usa al Wsj, dopo aver provato a rassicurare sulla tenuta dell’Alleanza.
La Turchia non ha imposto nuove restrizioni formali sull’uso della base, ma i militari statunitensi affermano che è diventato difficile operare da Incirlik, con Ankara non esattamente amichevole.
Quindi, ‘drawdown’, riduzione volontaria per mitigare ‘qualsiasi impatto dalla potenziale perdita delle loro possibilità di operare da Incirlik’. Un eventuale divieto turco messo nel conto, detto in altre parole.

Lettura turca dell’abbandono Usa. Semplice spostamento delle priorità americane dalla Siria all’Afghanistan, piuttosto che una contrazione delle relazioni tra Stati Uniti e Turchia. Ma è versione ufficiale e diplomatica, mentre le tensioni tra i due Paesi progressivamente crescono.
Dalla alleanza con la Russia e Iran a fianco ad Assad, al sostegno alle milizia curda siriane.
Questione più recente, l’attacco turco alle regione siriana di Afrin.
Veniamo a sapere dal WSJ che mercoledì scorso il governo turco ha chiesto agli Stati Uniti di impedire ai combattenti curdi di spostarsi verso Afrin.
Al momento, nessuna risposta diretta nota. Segnali indiretti tanti, e nessuno positivo per la permanenza della Turchia nella Nato.

Incirlik, antico fronte sud
antisovietico della Nato

La base fu costruita con l’aiuto degli Stati Uniti negli anni ’50 per aiutare la NATO a contrastare l’Unione Sovietica. Lo strategico fronte sud della Nato. Dalla storia all’attualità, a Incirlik non ci sono aerei Usa assegnati in modo permanente in quella base, ed è la prima volta da quegli anni ’50 che accade. Oltre agli aerei di rifornimento, gli Stati Uniti hanno operativi caccia F-22 Raptor e F-15 Eagle, scrive il Wall Stree Juornal, attualmente impegnati altrove.
Sempre ‘funzionari americani’ fanno risalire la graduale dismissione dell’uso della base turca dalla scorsa estate, nel periodo dell’attacco a Raqqa. E segnalano un episodio che coinvolge un alleato chiave, forte campanello d’allarme.

A giugno, la Germania ha ritirato le sue forze da Incirlik dopo che il presidente turco Erdogan aveva impedito a dei parlamentari tedeschi di accedere alla base dove operavano mezzi e militari tedeschi tra le forze Nato. Berlino trasferì le sue truppe, aerei e altre attrezzature a una base in Giordania.
La base aerea di Incirlik è stata il punto di forza delle operazioni aeree Usa nella prima guerra del golfo. Nel 2003, nel periodo precedente all’invasione degli Stati Uniti in Iraq, la Turchia ha inaspettatamente rifiutato di consentire ai voli di combattimento di decollare dalla loro base, costringendo cambiamenti dell’ultimo minuto a quel piano di guerra. Oggi, di fatto, la forza aerea Usa di combattimento sulla Siria ha lasciato Incirlik e la Turchia.

Detta in americano

The U.S. military has sharply reduced combat operations at Turkey’s Incirlik air base and is considering permanent cutbacks there, according to U.S. officials, a shift they said was driven by tensions between Washington and Ankara. The base was the centerpiece of the U.S.-led fight against Islamic State for several years, but conflicting aims in Syria have driven a wedge between the U.S. and Turkey.  […]
An American drawdown at the base could rattle the NATO alliance amid tensions between the U.S.-led coalition and Russia over the war in Syria, where Moscow backs the regime of President Bashar al-Assad while the U.S. has supported his opponents.Turkey hasn’t imposed any formal new restrictions on use of the base, U.S. officials said. But U.S. military officials said it has become challenging to operate at Incirlik, whose use Ankara has long used as leverage against the U.S.
The officials said they view internal deliberations about the continued use of the base as necessary to mitigate any impact from the potential loss of their ability to conduct operations from the base.

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