
«È importante sapere se sarà integrato nel sistema di difesa aerea della NATO», prova a salvare il salvabile il segretario generale Nato Stoltenberg. Che poi denuncia una presunta incompatibilità del sistema russo con i sistemi di difesa aerea della Nato. «Un grave problema per l’Alleanza», ed è un eufemismo.
Timori diffusi che l’accordo con la Russia creerà ancora più tensione tra Ankara e Washington, e che gli Stati Uniti potrebbero imporre sanzioni contro la Turchia, secondo la legge che prevede l’imposizione di sanzioni a paesi e società che concludono accordi sulla fornitura di armi con Mosca.
Dopo di che, Stoltberg prova a metterci una pezza, Bignami geopolitico e perorazione facendo leva sull’orgoglio nazionale turco: «La Turchia è un alleato molto importante. La Turchia assiste la Nato su molte questioni. Questo paese è importante per noi, non ultimo per la sua posizione geografica. Al confine con la Turchia, l’Iraq e la Siria hanno un’importanza chiave nella lotta contro l’ISIS e anche l’accesso della Turchia al Mar Nero è un vantaggio”, ha affermato Stoltenberg.
Da Washington, ‘esortazioni’ ad Ankara, la formula diplomatica a mascherare altro. Rinunciate all’acquisto in Russia dei sistemi missilistici antiaerei S-400, ‘please’, che altrimenti potrebbero scattare sanzioni. Lo segnala il media turco Haberturk riferendosi ad una fonte a Washington. «Vogliamo aiutare la Turchia a trovare un’alternativa migliore per soddisfare le sue esigenze di difesa aerea», avrebbe affermato il funzionario americano a cui fa riverimento Haberturk.
Ma in precedenza il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu aveva definito inaccettabili le minacce per gli acquisti degli S-400, aggiungendo che Ankara aveva in origine intenzione di acquisire i sistemi di contraerea dagli alleati della Nato, «ma accusano sempre qualche problema». Nessuna scelta di schieramento, ribatte la Turchia, ma di semplice efficienza. Ed colpo alla Nato diventa doppio.
Ankara compra due batterie che saranno gestite da personale turco. Inoltre, c’è un accordo con Mosca per il futuro sviluppo di sistemi missilistici antiaerei in Turchia.
Prima di Stoltenberg si era dichiarato contro la scelta della Turchia, l’apparato militare Nato. L’esperto militare russo Victor Litovkin ha commentato le dichiarazioni del capo del Comitato militare NATO, Petr Pavel, che ha avvertito la Turchia sulle conseguenze negative dell’acquisto del sistema missilistico russo S-400. E ha controbattuto ‘tacnicamente’.
«Il sistema di difesa della Grecia, un paese NATO, è interamente basato sui sistemi russi “Osa-AKM”, “Tor-M2” e S-300. Tutti loro rientrano perfettamente nel sistema di difesa aerea dell’Alleanza. Quello che dicono Petr Pavel e gli americani è solo gelosia che la Turchia possa acquistare il miglior sistema di difesa aerea a livello mondiale non dagli Stati Uniti ma dalla Russia. E si arrabbiano per questo. Ma in realtà, tutto è compatibile con il sistema di difesa aerea della NATO», ha detto l’esperto. Litovkin ha anche definito “infondati” i timori della fuga di notizie sensibili della NATO a causa del fatto che il funzionamento del sistema S-400 richiede l’intervento di specialisti russi.