
William Perry, capo del Pentagono dal 1994 al 1997, presidenza Clinton, ha confessato la revisione storica ai giornalisti durante la presentazione del proprio libro a Mosca, “La mia strada ai margini dell’abisso nucleare”.
Chiamato a rispondere sulla decisione dell’amministrazione Clinton di era il braccio armato, l’ex tergiversa: «È accaduto talmente tanto tempo fa, che mi è difficile ricordarlo. È avvenuto nel 1999, sì…», ha risposto al giornalista dopo un breve silenzio.
Perry, ha poi pescato un dettaglio nei ricordi labili di un evento decisamente epocale, i primi bombardamenti in Europa dopo la seconda guerra mondiale.
Il bombardamento ‘non intenzionale’ dell’ambasciata cinese. Due missili ‘per sbaglio’ a dieci minuti uno dall’altro, sono una distrazione poco credibile.
«Mi rammarico di quel che accadde in Cina quando questo successe. Ne ho sentito parlare molto…» ha aggiunto.
Distratto sui cruise lanciati contro la televisione di Belgrado (16 civili innocenti uccisi), per ricordare un’altra ‘distrazione’, e tanti altri ‘effetti collaterali’, di quei tre mesi di bombardamenti Nato a insegna Usa.
L’operazione militare della NATO contro la Jugoslavia è stata condotta dal 24 marzo al 10 giugno 1999. I bombardamenti furono condotti sia contro obiettivi militari che civili.
Ad oggi non è ancora stato stabilito il numero esatto di morti tra la popolazione. Sono circa 2000 le persone rimaste uccise nei bombardamenti, tra cui centinaia di donne e di bambini.
L’Alleanza colpì città e infrastrutture senza una risoluzione ONU che in qualche modo la autorizzasse, usando anche munizioni a base di uranio impoverito.
Durante uno dei raid -uno dei pochi ricordi dell’ex ministro- fu colpita l’ambasciata cinese a Belgrado. Tre persone rimasero uccise, tre giornalisti cinesi ospiti, per la precisione. L’alleanza negò l’intenzionalità, affermando che il missile colpì per sbaglio l’edificio della missione diplomatica.
Bugia almeno tecnica. I missili furono due, a distanza di tempo, qualche minuto uno dall’altro, con testimonianza visiva diretta dell’allora corrispondente della Rai dai Balcani. Due missili sullo stesso bersaglio non sono un errore.
Il giorno dopo il portavoce Nato da Bruxelles spiegò al mondo che sia era avvenuto per di una errata indicazione da parte della Cia. Dichiarazione stupefacente (i servizi segreti non sono condivisi nel patto Atlantico e mai lo dichiareresti), novità che è sembrata da subito una rivendicazione più che una giustificazi0ne. Erano tempi di spie cinesi prese con le mani nel sacco negli Usa a rubare segreti strategici -era l’accusa-, e in una guerra, missile più missile meno, una piccola aggiunta d’interesse diretto americano la potevi fare, ma volevi firmarla.