Contro la costruzione del consenso, per la bellezza
I tempi saranno elettorali, ma non sfugge a nessuno la drammaticità delle proposte. L’inutilità del dibattito, la pochezza del livello culturale che sembra quasi un danno collaterale di comunicazione. La macchina del consenso non prevede alcun cambiamento. Solo obbedienza e bruttezza. Riflessione controcorrente.
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