Svezia, manuale su cosa fare se scoppia la guerra

«Om kriget kommer», se arriva la guerra

Erano quasi 60 anni che non succedeva. Da quell’ultima edizione del 1961 di «Om kriget kommer», se arriva la guerra, considerata ormai inutile dagli svedesi in tempo di pace.
Ma, la prima edizione di quel manuale fu molti anni prima, in piena guerra mondiale, distribuito a tutte le famiglie svedesi nel 1943.
Poi fu «Om kriget kommer» versione anni ’60. Guerra Fredda.

2018, 75 anni dopo la sua prima edizione, il governo svedese si appresta a rispolverare un grande classico della Guerra Fredda: il manuale d’istruzione per i cittadini in caso di guerra. Una versione aggiornata dell’opuscolo «Om kriget kommer», ‘Se arriva la guerra’, a giugno arriverà nelle case degli svedesi. Almeno 4,7 milioni di famiglie saranno messe in guardia su cosa fare in caso di conflitto, non soltanto di tipo convenzionale.

L’Orso russo continua a far paura

La preoccupazione guarda sempre ad est, esattamente come ai tempi della Guerra fredda. Dopo l’annessione russa della Crimea, Stoccolma parla di aggressività e mire espansionistiche di Mosca, e ben oltre il manuale, lo scorso anno da deciso di reintrodurre l’anno scorso la leva obbligatoria e a rimilitarizzare l’isola di Gotland. E si sta litigando sull’ipotetico ingresso del Paese scandinavo nella Nato con cui per ora la Svezia ha solo un accordo di collaborazione.

Tensioni che hanno spinto la Swedish Civil Contingencies Agency, l’agenzia statale per le emergenze civili, a spiegare agli svedesi come partecipare alla «difesa totale» del Paese in caso di guerra, nonché suggerimenti alla popolazione su come assicurarsi beni di prima necessità (cibo, acqua e riscaldamento); gli altri temi trattati sono come reagire ad attentati terroristici, a cyber-attacchi o a una crisi provocata dai cambiamenti climatici. Infine il timore di fake news e manipolazioni della corsa elettorale, visto che quest’anno ci saranno le politiche.

In cinque anni l’inimmaginabile

«Quello che era impensabile 5 anni fa è possibile oggi, anche se improbabile» ha spiegato Martin Kragh, capo del programma che si occupa della Russia all’Istituto Svedese per gli Affari Internazionali. Ai cittadini svedesi la brochure spiega innanzitutto cosa fare in caso di guerra: come assicurarsi i generi di prima necessità, cosa fare per unirsi alle forze di difesa e alcuni consigli in caso di attacco informatico o terroristico. La decisione dà la misura dell’allarme che si è diffuso nel Paese per i recenti attriti con la Russia.

Dopo la fine della Guerra Fredda la Svezia aveva pian piano tagliato le spese per la Difesa ma l’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 e una serie di incursioni nel territorio svedese da parte di aerei e sottomarini stranieri ha fatto alzare il livello di allarme. Lo scorso dicembre la Commissione per la Difesa ha scritto in un documento «un attacco armato alla Svezia non può essere escluso».

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