Infiltrati israeliani tra i palestinesi contro l’Intifada

Forse non è ancora Intifada, ma le forze di sicurezza israeliane l’affrontano come se lo fosse.
Non solo lacrimogeni a spreco, e proiettili rivestiti di gomma, e spesso anche senza gomma.
Il britannico The Guardian ci mostra dei finti palestinesi, agenti israeliani travestiti, infiltrati nella protesta per compiere arresti.
«Israeli undercover soldiers seen arresting Palestinian protesters»
Footage shows officers posing as protesters before pulling out pistols and seizing stone throwers in West Bank.
E una sequenza di foto mostra dei finti manifestanti quando estraggono le pistole ed arrestato i palestinesi veri.

Peter Beaumont, da Gerusalemme, ci racconta che questi reparti speciali israeliani sono conosciuti come «mustarabeen», gli infiltrati. I soldati, travestiti da manifestanti palestinesi, sono stati fotografati dai giornalisti dell’AFP, la France Presse,  durante una dimostrazione a nord di Ramallah, dove qualche centinaia di palestinesi stavano protestando con lancio di pietre.

Ramallah, Palestinian Territory – Undercover Israeli security personnel and Israeli soldiers detain a wounded Palestinian protester

Una vera azione militare

«Suddenly, several men wearing keffiyehs or balaclavas, including one with a Palestinian flag wrapped around his head, pulled out pistols».
All’improvviso, diversi uomini che indossano kefiah o passamontagna, incluso uno con una bandiera palestinese tirano fuori le pistole.
Uno ha lanciato una bomba fumogena mentre gli altri sparano in aria.
Arrivano i militari ufficiali, quelli in divisa e mitra, coprono i poliziotti infiltrati e gli arrestati e respingono gli altri manifestanti.

Operazione perfettamente coordinata e intifada potenzialmente avvelenata.
Le forze israeliane -aggiunge il Guardian su dichiarazioni governative di Gerusalemme- effettuano regolarmente tali operazioni contro le manifestazioni con lancio di pietre.
«Israeli forces regularly carry out such operations against stone-throwing protests, in which agents pretend to be demonstrators before turning on the crowd».
Palestinesi avvertiti.

IL FILMATO

Intanto c’è chi chiede
Gerusalemme est capitale della Palestina

Mentre l’immobilismo internazionale sullo Stato di Palestina brucia anche le speranze e scatena solo rabbia, l’Organizzazione della cooperazione islamica (Oic), nella dichiarazione finale del vertice straordinario di Istanbul, «Gerusalemme est come capitale dello stato di Palestina occupato», invitando tutti i Paesi del mondo a fare altrettanto. Lo riporta l’agenzia turca Anadolu.

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