Qatar, nuove armi e nuove alleanze a suon di miliardi

Il triangolo politico militare Usa, Israele e Arabia saudita, scuote molte realtà mediorientali, ma le inquietudini non riguardano soltanto i nemici ufficiali, vedi gli Ayayollah iraniani. Gran blocco militar politico israelo saudita con armamenti statunitensi sulla penisola araba? L’emirato sotto embargo saudita cambia piazzista e fornitore. La visita a Doha del presidente francese Macron ha fruttato contratti per 12 miliardi di euro sia nel settore militare che in quello civile. L’emirato ha acquistato 12 cacciabombardieri Rafale, 50 aerei commerciali a medio raggio Airbus A321 e ha firmato una lettera d’intenti per l’acquisto di 490 veicoli blindati.

Trump all’incasso a Riad, e il piccolo ma ricco Qatar accoglie e fa spese da Macron. Non solo affari, ma l’esibizione al mondo che l’emirato non è isolato sulla scena internazionale nonostante sia stato emarginato da sauditi ed Emirati Arabi Uniti per il suo sostegno alla Fratellanza Musulmana. In realtà, il potenziamento militare del Qatar è in corso da ameno un paio d’anni, con l’acquisto dei 24 Rafale e di 7 navi militari italiane per oltre 5 miliardi di euro senza dimenticare che in giugno Doha aveva firmato con la statunitense Boeing un contratto per 36 cacciabombardieri F-15QA, versione sviluppata appositamente per l’emirato, per un valore di 12 miliardi di dollari.

In più, Doha e Washington costretti a ‘convivere’, perché in Qatar gli Usa hanno la base aerea di al-Udeid, principale aeroporto militare del Golfo e comando delle forze aeree USA nella regione. Nel frattempo, riarmo a tutta forza. Solo per le sue forze aeree il Qatar spenderà 30 miliardi per schierare un centinaio di cacciabombardieri decuplicando la sua flotta di velivoli da combattimento. Un potenziamento che in termini di piloti e tecnici potrà però essere gestito solo con un ampio ricorso a contractors stranieri, anche se pare evidente che un simile rafforzamento militare ha più un valore politico che strettamente militare, assicurando all’emirato il supporto interessato dei principali paesi occidentali.

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