
La Russia è pronta a schierare 100.000 uomini sul confine orientale dei territori Nato entro la fine dell’estate. Ad anticiparlo è il New York Times, che racconta le manovre militari di Mosca a Belarus, nel mar Baltico. Quindi solo una eventuale esercitazione e poi tutti i soldati a casa. Eppure viene indicata come una delle mosse più minacciose dell’era Putin, un atto intimidatorio che ricorda i giorni più bui della Guerra fredda.
Una minaccia a cui il vicepresidente Usa Mike Pence ha risposto riaffermato l’impegno di Washington al fianco dei Paesi Baltici. Quello che doveva essere l’uomo moderato della presidenza Trump, parlando dall’Estonia agli alleati della Nato, ha definito Mosca «la più grande minaccia alla sicurezza», per poi rilanciare l’impegno previsto dall’art. 5 dell’Alleanza Atlantica sulla reciproca difesa. Paure baltiche ascoltate e servite.
Molto più concreta la tensione che sale sul fronte sanzioni. Donald Trump, volente o nolente, si prepara a firmare la legge con cui gli Usa impongono nuove sanzioni alla Russia. Un provvedimento annunciato nei giorni scorsi, cui Mosca ha già risposto con l’espulsione di ben 755 diplomatici statunitensi. Sanzioni, controsanzioni, e le già annunciate manovre russe di fine estate diventano esibizione di forza di Putin.
Molto più significativo sul piano degli equilibri militari planetari invece, il discorso del presidente Xi Jinping alla parata militare in occasione del 90° anniversario dell’Esercito Popolare di Liberazione della Cina. «La Cina deve creare l’esercito più potente della storia del proprio paese per poter garantire la propria sicurezza». Esibizione di forza inusuale.
La parata militare si è svolta domenica al poligono militare di Chzhuzhihe nella regione autonoma della Mongolia interna. È la prima parata in onore dell’Esercito Popolare di Liberazione della Cina dalla fondazione della Nuova Cina nel 1949, e la prima sfilata in una base militare. Vi hanno partecipato 12 000 soldati, 129 aerei militari, 571 unità di terra.
L’Esercito Popolare di Liberazione della Cina è stato fondato nell’agosto 1927. A settembre 2015 Xi Jinping aveva annunciato che la Cina alla fine del 2017, quindi ci siamo, avrebbe ridotto il numero delle proprie forze armate a 300.000 uomini della riserva. Esercito più professionale che rimane comunque il più grande al mondo con più di 2 milioni di unità.