
What’s more frightening than an evil world leader? A stupid one
Che cosa è più pericoloso di un leader mondiale malvagio? Uno stupido
What makes stupid people so dangerous is that you can’t refer to their own self-interest to predict or explain their actions
Ciò che rende le persone stupide così pericolose è che non si può fare riferimento al proprio interesse personale per prevedere o spiegare le loro azioni.
Cinico Oliver Burkeman, The Guardian, Regno Unito, pubblicato in Italia da Internazionale.
Burkeman scrive da New York, ed è analista politico sociale acuto.
E cattivo, da subito, citando il principio filosofico del ‘rasoio di Occam’.
«A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire»
(Guglielmo di Occam, XIV Secolo)
Lui lo chiama ‘rasoio di Trump’.
«Quando si cerca di decodificare le azioni del presidente, è sempre più probabile che la spiegazione giusta sia la più stupida che ci viene in mente».
«Qualcuno sostiene che dovremmo essere contenti di avere leader stupidi, perché questo li rende meno pericolosi, pensate se fossero abbastanza intelligenti e determinati da mettere in atto le loro idee peggiori! Ma il defunto economista italiano Carlo Cipolla non la pensava così. Nel 1976 pubblicò un saggio ironico che nell’era di Trump sta suscitando nuovo interesse. Le leggi fondamentali della stupidità umana avanza l’allarmante teoria che le persone stupide sono di gran lunga le più pericolose».
Dunque, l’italianissimo e immeritatamente poco conosciuto Carlo Cipolla, economista e nascostamente filosofo, nella sua esemplare definizione tecnica dello stupido:
«Una persona che causa un danno a un’altra persona o a un gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita».
L’opposto del bandito, che almeno cerca di guadagnare qualcosa a danno degli altri.
«Giorno dopo giorno siamo condizionati in qualunque cosa facciamo da gente stupida che invariabilmente compare nei luoghi meno opportuni».
Ammonimento dagli Usa: «Mai sottovalutare il numero degli stupidi in circolazione ed evitare di considerare immuni da stupidità gli accademici, i potenti, i professionisti in giacca e cravatta, quelli che condividono le nostre idee politiche»
Questo lo dice Burkeman.
Cipolla, sosteneva la stupidità esiste in tutti i segmenti della popolazione.
«Solo che le persone non stupide non se ne rendono conto, e quindi sono destinate a sorprendersi ogni volta».
Ma arriviamo alla politica, vista l’attenzione di questo blog.
Il distinguo bandito-stupido, ed il riferimento esplicito è al presidente Usa Donald Trump.
Cipolla: «Le azioni di un bandito seguono uno schema razionale, di una razionalità perversa, se vogliamo, ma comunque razionale. Quelle dello stupido no».
Burkeman: «Alcune delle scelte politiche di Trump sembrano calcolate per garantirgli un vantaggio personale, ma molte altre no: perché provocare inutili tensioni politiche, o fare di tutto per sembrare più colpevole possibile in quello che è stato definito il Russiagate?».
Oltre questo passaggio Oliver Burkeman, si fa serio e preoccupato.
«A causa del comportamento erratico dello stupido, non è possibile prevedere tutte le sue azioni e reazioni, e prima o poi si rimarrà triturati dalle sue imprevedibili decisioni».
E diventa consolatoria la teoria del complotto, tra l’immaginare dei perversi al comando, rispetto al pensiero che il mondo possa essere travolto e distrutto solo per stupidità.