
Terroristi suicidi nel parlamento e al mausoleo di Khomeini: almeno 12 morti. In quattro, armati e travestiti da donne col chador, fanno irruzione nel palazzo. Sparano e uno di loro si fa esplodere. Parlamento assediato per ore, presa di ostaggi poi il blitz delle forze di sicurezza e quattro terroristi uccisi. In contemporanea attacco suicida contro pellegrini alla tomba del padre fondatore della Repubblica Iraniana.
Quattro aggressori armati di kalashnikov e pistole, hanno fatto irruzione nel Majid, il parlamento iraniano. Secondo il Ministero degli Interni, citato da media locali, gli assalitori sarebbero entrati nell’edificio vestiti da donna. C’è stata una violenta sparatoria all’interno dell’edificio. É scattato l’intervento delle teste di cuoio e i terroristi armati si sono asserragliati nella parte alta dell’edificio prendendo in ostaggio alcune persone.
Uno degli assalitori – che indossava una cintura esplosiva – si sarebbe fatto saltare in aria mentre un altro sarebbe fuggito. Ci sarebbe stata dunque un’ulteriore sparatoria a piazza Baharestan di fronte al Parlamento. Ma non ci sono conferme. La tv iraniana, Press Tv, ha invece confermato che i quattro terroristi sono stati tutti uccisi.
Intanto – riportano diverse fonti – al Parlamento, dove era in corso una seduta, i lavori sono andati avanti ed è esplosa la rabbia: «Morte all’America. Morte al suo servo, l’Arabia Saudita», hanno urlato i deputati iraniani, che si sono scattati dei selfie per dimostrare che la situazione era tornata sotto controllo.
Attacco al mausoleo
Il secondo attacco al mausoleo dell’ayatollah Khomeini, a sud di Teheran. Qui un kamikaze (due, secondo altre fonti) si è fatto esplodere. Secondo la tv di Stato in azione ci sarebbero state almeno 4 persone. Oltre all’attentatore suicida, un altro assalitore sarebbe rimasto ucciso in uno scontro a fuoco, un secondo invece si sarebbe suicidato ingerendo una capsula di cianuro, e un terzo, una donna, sarebbe stata catturata.
Il ministro iraniano dell’Intelligence, Mahmoud Alavi, ha detto che a Teheran sono entrati in azione diversi gruppi di terroristi, ma soltanto due sono riusciti a portare a termine gli attacchi, gli altri sarebbero stati sventati dalle forze di sicurezza che hanno anche effettuato numerosi arresti.
Intanto il presidente del Parlamento iraniano, Ali Larijani, ha minimizzato la portata dell’attentato e ha aggiunto che le forze di sicurezza della Repubblica Islamica dell’Iran sono perfettamente in grado di fronteggiare i terroristi.
Si tratta del primo attacco di matrice sunnita in Iran, Paese a maggioranza sciita. Gli attacchi meno di un mese dopo la rielezione del presidente moderato Hassan Rohani. L’Iran è impegnato nel conflitto in Siria a fianco del regime del presidente siriano Bashar Assad e contro lo Stato islamico.
Il ministero degli interni ha dichiarato di aver sventato diversi attacchi terroristici attribuiti all’Isis, in particolare nelle regioni del sud occidentale, abitate da sunniti. Il mausoleo di Khomeini era già stato attaccato il 20 giugno del 2009, durante le proteste contro l’elezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad. All’epoca, un attentatore suicida si fece esplodere vicino all’edificio, ferendo due persone.