
La Russia accusa gli USA di aiutare il terrorismo al Consiglio di Sicurezza Onu
«L’aggressione degli Stati Uniti contro la Siria favorisce solo il terrorismo. È stato un attacco contro quelli che in tutti questi anni conducono una lotta senza tregua contro i terroristi», ha dichiarato il vice rappresentante permanente della Russia all’ Onu Vladimir Safronkov nella riunione del Consiglio di Sicurezza.
Gli appelli per promuovere la soluzione politica del conflitto, le trattative di Astana e Ginevra, e poi?
«Quali obiettivi avevate in mente quando avete fatto saltare questo processo, tra l’altro non di vostro merito? Quando avete fatto a modo vostro, tutto è degenerato in una tragedia più grave per i Paesi ed i loro popoli. Pensate alle conseguenze. Ricordatevi quello che avete già fatto in Medio Oriente».
La sospensione del memorandum Russia-USA sulla Siria
Dopo il lancio di missili da crociera contro una base dell’Aviazione siriana, la Russia ha sospeso il memorandum di cooperazione con gli Stati Uniti per scongiurare incidenti e garantire la sicurezza dei voli militari in Siria.
«Molti si chiedono perchè non sono stati usati i sistemi di difesa anti-missile per neutralizzare questo attacco. Ecco la risposta a questa domanda: la Russia rispettava il memorandum.
Ora ritirandosi dall’accordo potremo reagire alle varie minacce, per la difesa delle nostri basi e del nostro contingente», ha detto il vicepresidente della commissione Difesa della Duma Yury Shvytkin.
Raid Usa hanno coinciso con offensiva Isis contro l’esercito siriano
I terroristi dello ‘Stato Islamico’ hanno attaccato le posizioni dell’esercito siriano sulla strada Homs-Palmira contemporaneamente all’attacco missilistico contro la base aerea di Shayrat.
Secondo la fonte siriana, i terroristi hanno iniziato il loro assalto sulla strada Homs-Shayrat alle 2 di notte e occupato per più di un’ora la zona, fino a quando le truppe governative non hanno inviato rinforzi. Ora l’esercito è riuscito a respingere gli islamisti nel deserto.
«È una coincidenza che i terroristi dell’Isis hanno attaccato le posizioni delle forze governative siriane sulla strada Homs-Palmira in concomitanza con l’attacco americano contro la base di Shayrat?», si chiede l’agenzia.
Ministero Difesa russo: solo 23 missili su 59 hanno colpito la base siriana
Solo 23 missili da crociera delle navi americane hanno raggiunto la base siriana di Shayrat. Gli altri 36? Il portavoce del ministero della Difesa russo, il generale Igor Konashenkov.
«Il 7 aprile dalle 3.42 alle 3.56 orario di Mosca (in Italia dalle 2.42 alle 2.56) dal Mar Mediterraneo al largo di Creta, 2 cacciatorpedinieri della Marina americana, “Ross” e “Porter”, hanno sparato 59 missili da crociera “Tomahawk” contro la base aerea siriana di Shayrat. Secondo i mezzi russi di controllo, hanno colpito la struttura militare siriana 23 missili. Non si sa dove siano caduti i restanti 36 missili».
Con il raid è stato distrutto un deposito con mezzi tecnici, un centro d’addestramento, una mensa e 6 hangar per le riparazioni dei MiG-23, e una stazione radar, ha specificato Konashenkov.
Cremlino: cresciuti rischi di scontro tra forze russe e americane in Siria
La Russia prende in considerazione la possibilità di difendere le strutture militari siriane da eventuali altri attaccHi Usa?
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
«Siamo in Siria su richieste delle legittime autorità per difendere il Paese dal terrorismo. Le forze armate russe fanno tutto ciò che è necessario per svolgere i compiti assegnati dal comandante supremo delle forze armate, il presidente Putin», ha dichiarato Peskov.
«Non sappiamo gli obiettivi che persegue Washington, prendendo queste decisioni sui raid, ma è chiaro che i loro bombardamenti fanno il gioco di ISIS, Al-Nusra e di altre organizzazioni terroristiche».
Lavrov: ‘Raid USA utile solo a chi vuole cambio di potere in Siria e sabotare la pace’
«Chi trae beneficio da quanto successo? È utile solo a quelli che vogliono far saltare i negoziati di pace di Astana e Ginevra e vogliono creare prove fittizie e pretesti per la transizione violenta del potere in Siria», ha dichiarato il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov.
«Dopo oltre 10 anni Tony Blair, allora primo ministro, ha ammesso che avevano ingannato e messo in confusione la comunità internazionale e la gente. Non so quando conosceremo la verità sulla decisione di compiere i raid in Siria, ma penso che ci batteremo per la verità».
«Tutto questo danneggia le relazioni tra Russia e Stati Uniti. Mi auguro che queste provocazioni non portino qualche risultato irreversibile», ha detto il ministro Lavrov durante una conferenza stampa a Tashkent, in Uzbekistan.
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