Isis, nazisti straccioni, 72 fosse comuni in Iraq e Siria

Isis arretra e lascia l’orrore dietro di sé. Uomini, donne, ragazzini e bambini: in alcuni casi intere famiglie, o tribù, trucidate.
L’agenzia di stampa Associated Press ha documentato l’esistenza di 72 fosse comuni fatte da Isis in Iraq e Siria. In quest’ultimo Paese, scoperta una fossa con i cadaveri di un centinaio persone appartenenti a una unica tribù. Secondo le stime di Ap il numero di corpi sepolti in queste fosse oscillerebbe tra i 5200 e i 15mila. Ma per alcuni di questi siti è impossibile anche tentare una stima del numero dei corpi e le autorità irachene ritengono che al momento sia troppo pericoloso provare a recuperare i cadaveri.

La catena montuosa di Sinjar, tra la Siria e l’Iraq, é cosparsa di fosse comuni: alcune si trovano su territorio sottratto all’Isis dopo l’attacco del gruppo contro la minoranza Yazidi nell’agosto del 2014, altre si trovano nella terra di nessuno ancora in mano all’Isis.
Delle 72 fosse comuni documentate dall’agenzia, la più piccola contiene tre corpi e si ritiene la più grande ne contenga migliaia, ma é impossibile stabilirne il numero esatto.

Ma non son o solo questi gli orrori che presto riusciremo a scoprire. Proprio questo gennaio in Siria
un massacro come non se ne vedevano da tempo, pure in un Paese come la Siria, ormai devastato da anni di guerra civile.
Così lo raccontavamo su Remocontro. «Massacro a Deir Ezzor: l’Isis uccide centinaia di uomini -150 persone decapitate- e rapisce 400 donne e bambini. Assalto al quartiere che resiste all’assedio da due anni. Presi in ostaggio i familiari dei soldati dell’esercito regolare che controlla la base alla periferia della città».
http://www.remocontro.it/2016/01/18/isis-siria-orrore-infinito-dacapitano-gli-uomini-rapiti-donne-bambini/

Poi, la legge secondo la Shariah. Secondo dati di un anno fa, gli scherani di Isis in Siria e in Iraq, avrebbero effettuato 3.027 esecuzioni in un solo anno per reati che hanno infranto i dettami del delirante codice penale. Oltre a imporre il regime del terrore sui civili, l’Isis ha anche ucciso 881 soldati delle forze governative e 216 combattenti tra le forze curde e i gruppi ribelli siriani.
Senza pietà anche con i propri membri accusati di spionaggio o di diserzione, uccidendone 143 nel corso dell’ultimo anno.
Metodi di esecuzione, per completare il film dell’orrore, decapitazione, la lapidazione e l’annegamento. Altro capitolo riguarda i crimini contro le donne e le ragazze yazidi: 300 ragazze yazidi sarebbero state vendute come schiave sessuali ai combattenti.

L’attualità registra anche l’uccisione da parte di Isis di tre cittadini americani volontari nelle file delle milizie curde in Siria mentre combattevano contro l’Isis. Lo scontro sarebbe avvenuto al valico di Simalka, tra la provincia siriana di Al Hasaka e l’Iraq. Lo scorso anno si era avuta notizia della morte di un altro americano, un australiano e un britannico arruolati nelle file delle Forze di difesa popolare curde Ypg.
Secondo i dati di circa un anno fa, erano 400 i combattenti stranieri provenienti da Usa, Europa, Australia e dall’America Latina che combattevano nelle file delle milizie curde siriane.

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