Burkini libero. La Francia del diritto sospende il ridicolo

Il Consiglio di stato francese si è pronunciato contro il provvedimento anti-burkini di Villeneuve-Loubet, uno dei circa 30 comuni francesi che avevano vietato di indossare sulle spiagge il costume integrale islamico.

«L’ordinanza controversa che vieta di indossare il burkini ha rappresentato una violazione grave e apertamente illegale delle libertà fondamentali, che sono la libertà di movimento, di coscienza e la libertà personale». Lo si legge nel dispositivo pubblicato dal Consiglio di stato, massima autorità giudiziaria amministrativa, e forse non serviva tanta giurisprudenza ma un po’ più di buon senso politico a stabilirlo.

La decisione dispone l’annullamento dell’ordinanza del Tar di Nizza che convalidava quella l’ordinanza comunale. Doppia bocciatura insomma, e polemiche pronto cassa. A Villeneuve-Loubet, indossare abiti religiosi in spiaggia è di nuovo autorizzato a partire da oggi. Negli altri comuni che hanno adottato la stessa decisione – una trentina – i divieti restano in vigore fin quando non saranno contestati davanti alla giustizia. Ma la decisione di oggi farà ovviamente giurisprudenza.

La prima sentenza amministrativa aveva invece stabilito che il divieto era «necessario, appropriato e proporzionato» per prevenire disordini pubblici dopo la tragica serie di attacchi jihadisti in Francia, incluso quello sul lungomare di Nizza la sera del 14 luglio. Il burkini colpevole potenziale «di offendere le convinzioni o le non convinzioni di altri utenti della spiaggia e percepito come una sfida o una provocazione in grado di esarcerbare la tensione presente nella comunità». Così fu detto e scritto, e non è la sola esagerazione sul tema.

Questo mentre l’ex presidente Nicolas Sarkozy promette che se tornerà all’Eliseo il divieto del burkini diventerà legge nazionale. Intanto il vice presidente del Front National propone di vietare tutti i simboli religiosi in pubblico. E sul tema il clima di tensione in Francia è sempre più pesante. A suscitato scalpore un intervento della polizia a Nizza sul caso burkini. Quattro agenti di polizia sono intervenuti su una spiaggia e hanno ordinato a una donna islamica di rimuovere parte del suo costume. La scorsa settimana Nizza aveva aggiornato le motivazioni del suo divieto in maniera decisamente originale: burkini vietato per anti terrorismo, «Perché manifesta in modo chiaro l’aderenza a una religione in un momento in cui la Francia e i luoghi di culto sono obiettivi di attacchi terroristici».

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