Astronauti in viaggio tra le 5 stelle sbarcano sulla terra. Vasile Star Trek

Vincenzo Vasile, novello Star Trek dall’astronave Sirio, ci fa la cronaca dello sbarco sulla terra di strani esseri provenienti da un’ altra galassia. Da un posto, ci spiega Vincenzo Star Trek dove -incredibile- buongiorno vuol dire buon giorno, sinistra sinistra e destra destra. Mondi lontani che si avventurano a scoprire le molte stranezze che governano i popoli dello strano pianeta Terra.

Astronave Sirio in avvicinamento al target “pianeta”.
Voci di cabina.
Comandante a pilota: abbassa i motori e aziona i freni, eccolo nel quadrante 2.0 si chiama pianeta Strol, da ora in poi Strol.
Pilota a comandante: con rispetto galattico faccio osservare che stiamo atterrando su altro pianeta anch’esso circonfuso di fiamme, rotta sbagliata, è la Terra.

Si sente un suono, una musica ritmata, le parole comprensibili sono tutte sincopate e accentate, funiculì, funiculà, jamme jamme jamme ja. Sinnacò sinnacò sinnacò… Un vulcano erutta fumo…

Primo report dalla terra.
Commando di sbarco chiama astronave, ci siete?
Eccerto che ci siamo, dicci che vedi, che senti. Sento questa musica, sarà un’interferenza e vedo solo macerie, roghi, resti fumanti, pietre antiche, un’insegna dice: passeggiata pedonale dei Fori, un’altra indica una strada : “via Orfini A Casa“. Ecco un brogliaccio stampato, verbale di giunta...

Comandante: Leggi, leggi
Soldato: Leggo, leggo, comandante. Ecco. Prima seduta della giunta Raggi, parla il sindaco, cancellato, no la sindaca , vabbè il lo la i gli le sindac* Colleghi, questa è una giornata storica, sono la prima sindaco donna... Assessora: si dice sindaca! Sindac*.

Veniamo alle priorità della prima giunta stellata e femmina della Capitale. Direi che si potrebbe parlare della mia idea di una funicolare dal Pigneto a Torbella per unire i luoghi della nostra storia millenaria con un collegamento veloce ed efficace. Un’idea storica, la prima volta.

Assessore: abbiamo una segnalazione dalle scuole: i nostri predecessori hanno speso tutti i fondi per realizzare sui tetti delle scuole muretti a secco a forma di cerchi olimpici visibili dagli aerei in atterraggio e decollo, un’idea del giornale locale assai interessato alle Olimpiadi, con il quale dovremmo riallacciare i rapporti, secondo me, sindaco-a! Sindac*: Nun se ne parla, nun se po’ senti’ come diceva il mio maestro di diritto Cesarone.
Io ci farei una teleferica.
Sullo sfondo un file MP3 riproduce la solita canzone, funiculì funiculà

Soldato: Adesso ci spostiamo per le vie della città non troppo eterna, fumiganti e puzzolenti. La copia di un vecchio libro per bambini, con le figure da colorare, trovate in mezzo a un cumulo di imprecisati detriti color marrone.
Deve essere una favola, comandante.
Comandante: Ti direi di leggere, invece di fare ipotesi e fanfaluche.

Soldato: Leggo: (legge) c’era una volta A cavallo di una scia chimica la strega Dalemix che ha ordito un complotto per sterminare il mago Mateus, e tutta la sua razza. Ci stava riuscendo, quando con un colpo di genio Mateus fece esondare, grazie a infiltrazioni d’acqua sui lungarni, il Grande fiume, che travolse l’Italia centrale…

S.: Comandante, non si capisce una cippa, il mio scout qui mi dice che si tratta di un’antica favola che portò alla distruzione una comunità attiva e feconda di nome Sinistra.

C.: Dì al caposcout di raccontartela giusta, che tipo è?

S. : Uno con i baffi che porta al guinzaglio un grande cane nero, si è reso disponibile per visite guidate subito dopo il nostro atterraggio.

C.: Non trovi documenti scritti, palinsesti?

S.: Lo scout mi porta i giornali del 20 giugno 2016. C’è il mago Mateus che dice: Ho rottamato troppo poco, la sinistra non esiste, tornerò a inseguire il voto moderato. C’è un signore con la barba sotto ai portici di una città murata di nome Bonoglia o qualcosa di simile che ragiona su un concetto astruso di difficile comprensione che non riesco a trovare in documenti più recenti: parte da qui il centro sinistra, abbiamo l’affluenza più alta sul piano nazionale perché ci siamo occupati della questione sociale. Praticamente incomprensibile, direi…

Comandante, questa storia della questione sociale e della sinistra deve essere stata un tormentone per una setta locale, ancora annidata in qualche anfratto del territorio nazionale subito prima del Grande disastro.

A Milano, dice un altro titolo, decisivi i voti della sinistra, ripartiremo dalla periferia, da un asilo del Giambellino.
Poi c’è chi ha raccolto, in un quaderno che il nostro esploratore ha trovato in mezzo alle macerie, alcune battute attribuite a Mateus, con la risposta a margine della “comunità dei trapassati”: Mateus dice: Non è stato un voto per me.
E quelli rispondono: è un voto su Verdini.

Quello ribatte sempre con un mantra, non si è votato il presidente del consiglio, non cambio idea perché ho perso. Vi aspetto al varco del referendum, Referendum, strana parola di una lingua che era morta già all’epoca in cui fu redatto il reperto. E infine leggo un appunto “per il talk show #maratonadimentana”.

C.: Leggi, soldato, leggi

S.: Leggo, ma sono sigle e numeri… “Cs governava 18 comuni capoluogo, ora 8…. Cd da 5 a 9, 5stelle da 0 a 3, tra cui la Capitale, sinistra civica da 1 a 2. L’unico a perdere è il Pd” .

C: Non c’è altro, soldato?

S. :Un altro file MP3 con la musichetta funiculì funiculà , il video del mago Mateus che dice vi aspetto al varco del referendum, ma poi se lo portano via due vestiti col camice bianco.

C. :Torna sulla navetta, soldato, è il comandante che parla, ne ho abbastanza, torniamo nella nostra galassia, in quel paese dove buongiorno continua a voler dire buongiorno, sinistra è il contrario di destra, e funiculì funiculà una canzone ispirata alla teleferica napoletana di due o tre secoli addietro!

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