Israele ancora più a destra: Netanyahu mette alla difesa il falco Lieberman

Benyamin Netanyahu vira ulteriormente a destra e allarga la sua risicata maggioranza di governo ai nazionalisti di “Israel Beitenu” guidati da Avigdor Lieberman, affidandogli il ministero chiave della difesa al posto di Moshe Yaalon.

Il leader dei laburisti israeliani Isaac Herzog che in queste settimane era stato ‘corteggiato’ da Netanyahu, ha definito l’intesa a destra come “governo al limite della follia. Netanyahu ha rinunciato ad un tentativo di cambiamento importante nella nostra vita. A questo governo della follia non daremo un giorno di tranquillità”.

Sempre Herzog ha nuovamente a definito “importanti” le parole del presidente egiziano Al-Sisi per una ripresa delle trattative con i palestinesi. “Ci sono segnali di cambiamento nella regione. Ma Netanyahu ha girato il volante del Paese in una direzione pericolosa per la nazione”.

L’accordo con Lieberman – ex ministro degli esteri nella passata legislatura che ruppe clamorosamente con Netanyahu dopo le ultime elezioni – è un colpo di scena che sposta l’asse del governo oltre la destra sino a ieri nota.

Infatti. Festeggia “Focolare Ebraico”, partito vicino ai coloni guidato dal ministro dell’educazione Naftali Bennett, sottolineando che il nuovo esecutivo “sarà il governo più a destra nella storia di Israele”. Chi applaude e chi si preoccupa.

Non a caso: nei giorni scorsi una dura polemica aveva visto contrapposti Netanyahu e lo stesso Yaalon (l’ex ministro), quando questi ha difeso il vice capo di stato maggiore Yair Golan che aveva denunciato “embrioni” di fenomeni in Israele simili alla situazione in Europa degli anni ’30.

Nazionalismi razzisti e destra esasperate -per memoria storica- che poi portarono al nazismo e al fascismo. Un intervento non gradito da Netanyahu che prima ha strigliato Golan -così dice la stampa israeliana- e poi ha convocato Yaalon ‘licenziandolo’.

Su Lieberman, ultime novità, ha chiesto il pugno di ferro nei confronti della cosiddetta “Intifada del coltelli” palestinese di questi mesi. Tra le condizioni poste a Netanyahu, l’introduzione della pena di morte” per i terroristi, quelli che non vengono uccisi sul posto dell’attentato.

L’allontanamento dell’ex ministro della difesa, sostituto da Lieberman porta a Netanyahu sei seggi alla Knesset, sufficienti per superare l’attuale asfittica maggioranza di 61 deputati su 120: solo uno in più della soglia di governo.

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