Europa a rischio guerra? I timori di Cameron e i guai certi

Secondo il premier britannico, David Cameron, l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, potrebbe mettere a rischio «la pace e la stabilità» in Europa. «Possiamo essere sicuri che la pace e la stabilità del nostro continente siano garantite senza dubbio? Vale la pena di correre questo rischio?». Il leader conservatore ha anche ricordato che il destino del Regno Unito è sempre stato collegato all’Europa: «Orgogliosi come siamo dei nostri successi a livello globale e delle nostre connessioni globali, il Regno Unito è sempre stato una potenza europea e lo sarà sempre».

Rischio «Effetto domino». Secondo un sondaggio di Ipsos Mori, il 58% degli italiani e il 55% dei francesi vorrebbero anche nei loro Paesi un referendum come quello britannico. Germania, Italia, Svezia e Ungheria più della metà degli elettori è convinta che un eventuale `divorzio´ del Regno Unito dall’Ue col voto del 23 giugno spingerebbe altri Stati a seguire l’esempio.

Partita tutta interna all’Ue invece quella greca. Atene torna nel mirino di Bruxelles. Tsipras ottiene per un soffio il voto del parlamento su 5 miliardi di tagli e tasse, affronta la dura contestazione dei sindacati e chiede all’Europa: «Basta austerità». Ma l’Eurogruppo rinvia la decisione sui fondi promessi e decisivi. Quindi, nel caos dell’Unione , riemerge anche l’incubo greco.

Austria nel caos, si dimette il cancelliere Faymann. In carica dal 2008, il socialdemocratico ha annunciato il passo indietro dopo la vittoria dell’estrema destra di Hofer alle presidenziali. Molti però hanno definito «sorprendenti» le dimissioni del cancelliere austriaco, che ha lasciato interrompendo il mandato alla guida della Grosse Koalition coi popolari che governa il Paese.

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