Balcani a rischio, in Macedonia il ruolo sospetto di certe Ong Usa

Che accade in Macedonia? FYROM, l’ex repubblica socialista jugoslava di Macedonia, come impone ancora oggi la Grecia che rivendica la esclusiva sul nome della terra di Alessandro Magno. Da ridere ma non troppo. Tersite parla di disinformazione mediatica in Macedonia instillata da presunte organizzazioni umanitarie. Come è l’Human Right Watch on Syria, l’Osservatorio siriano per i diritti umani, inesistente organizzazione gestita via internet da un singolo individuo dalla sua casa nella campagna inglese, che per prima ha lanciato sui media la notizia delle repressioni dell’esercito siriano su “pacifici manifestanti” nel 2011.

Il circo mediatico sapeva ma si è ben guardato dal cancellare una ‘fonte’ comunque utile ad uno schieramento, è l’accusa su LookOut. Lasciando da parte gli antichi peccati, andiamo alle nuove ‘disinformazioni’. Mentre il segretario di Stato USA John Kerry tratta con Mosca per arrivare ad una tregua anche ad Aleppo, alcune branche del suo stesso Dipartimento di Stato stanno attuando in Macedonia un disegno che molto, troppo, simile a certe versioni addomesticate sull’inizio della rivolta popolare già viste -sostiene Tersite- in Siria. Per le strade di Skopje violenza di regime contro manifestanti inermi o qualche cosa di diverso?

Diversa lettura. Gli stessi manifestanti potrebbero essere bande di militanti jihadisti infiltrate dall’Albania e dal Kosovo. Episodi già visti nel corso delle precedenti crisi jugoslave con piccole ma numerose guerre locvali. In Macedonia operano da tempo già tutti gli organismi esperti in “rivoluzioni arancioni” specializzati in destabilizzazioni. Tra questi l’USAID, braccio organico Usa accanto alla Open Society Foundation del miliardario George Soros. Organismi che già dal loro nome richiamano i tempi della Guerra Fredda. Come la Radio Free Europe con cui la CIA “bombardava” allora di propaganda il blocco sovietico.

Presunte ONG, le chiama Tersite, presunte “perché in realtà fortemente connesse con i governi e anche con i servizi segreti occidentali”, anche se motivate ufficialmente da nobili scopi, tipo “migliorare il dibattito su temi relativi all’UE”. Tutt’altro che neutrali altre ONG legate a Soros, come quella degli Elmetti Bianchi che in Siria, dietro gli intenti umanitari, parteggia apertamente [più fonti giornalistiche, mediatiche e investigative, NdR] non tanto per gli oppositori generici di Assad, ma in modo specifico per gli islamisti, i jihadisti e i terroristi di Jabhat Al Nusra, la filiazione siriana di Al Qaeda ben nota a tutti.

Balcani zona di tensione con problemi di sviluppo e di democrazia a forte componente musulmana. Bosnia, Sangiaccato, Albania e Kosovo. E la Macedonia con la popolazione spartita tra slavi, albanesi e indefiniti macedoni originari. Tutte terre attraversate da recenti conflitti e di forte criticità interna. “Scarsa democrazia, scarso sviluppo, scarsa trasparenza, scarse garanzie e diritti”, è lapidario Tersite. Ma anche in Macedonia, trincea balcanica anche sul fronte dei migrati, l’interesse occidentale non sembra schierato per portare la democrazia, o benessere, o diritti. Le precedenti guerre jugoslave negli stessi territori lo insegnano chiaramente. Libera lettura sugli interessi geopolitici perseguiti dagli Stati Uniti nell’area (e sui modi per raggiungerli), l’allarme di Tersite sulla Macedonia, che merita attenzione.

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