
La fonte è quella certificata dall’agenzia Ansa, versione aperta su Internet.
«I russi hanno dispiegato una grande quantità di aerei da guerra e batterie missilistiche a Latakia, in Siria, dove Mosca è impegnata a sostenere il regime di Assad. Lo rivelano una serie di foto satellitari che saranno mostrate domani dal Fisher Institute israeliano in un convegno sulla ricerca spaziale ad Herzlyia. In particolare le foto indicano batterie di missili S400 e accanto sistemi missilistici SA22. Sulle piste ci sono anche 30 aerei da combattimento russi».
A questo punto diventa dirimente la cronaca fatta da Latakia (stessa base ‘svelata’ da chilometri spaziali dal satellite israeliano), da Marc Innaro, col solo supporto dei suoi occhiali da miope e una banale telecamera. Anche se scopriamo -guardando anche le immagini- che c’era un vero e proprio via vai di giornalisti di mezzo mondo in quella base militare russa. Noi italiani avevamo avuto il privilegio di poter vedere tutto sintonizzandoci sulla semiclandestina RaiNews24. Noi possiamo proporvi soltanto un precedente reportage di Innaro, sempre da Latakia, base russa, del novembre scorso.
Ma torniamo in Israele dove si muovono forti interessi sul tema e sull’area. Il ‘Fisher Institute’ per gli studi strategici nell’aria e nello spazio ha spiegato che le fotografie sono state riprese giorni fa dal satellite israeliano Eros, che è gestito dalla ImageSat international. Operazione marketing. Poi la lettura strategica. Secondo il direttore del Centro di ricerca spaziale Tal Inbar, le batterie S400 e SA22 Pantsyr. Un rafforzamento delle misure difensive, dovuto forse – ipotizza l’Istituto – al timore di una eventuale escalation militare con la Turchia.
Nel giorno in cui sono state scattate le fotografie, secondo il ‘Fisher institute’, sulle piste di Latakia si notavano undici Sukhoi 24, dieci Sukhoi 25, sette Sukhoi 34 e quattro Sukhoi 30: tutti aerei russi da combattimento. Secondo questi analisti, è possibile che quel giorno altri aerei ancora fossero in missione altrove. Il ‘Fisher institute’ nota infine che a Latakia sono state messe a punto installazioni nelle quali vengono sostituiti i motori dei Sukhoi 24, che sembrano essersi logorati nel corso dei ripetuti attacchi condotti in Siria.
Strana notizia e dettagli bersaglio, verrebbe da pensare. Un po’ oltre la propaganda classica.