L’Iran torna protagonista
stop nucleare e sanzioni

C’eravamo tanto odiati

Il segretario di stato americano John Kerry oggi a Vienna per incontrare il collega iraniano Javad Zarif. Testimone Federica Mogherini per la Ue. Un tweet del dipartimento di stato spiega che ‘sarà esaminato il piano di azione sull’accordo nucleare’. Tradotto, la sua operatività, l’accordo che diventa operativo. L’Iran da parte sua ha riferito della partenza di Zarif per la capitale austriaca. «Implementation day» per lo storico accordo sul nucleare iraniano atteso nel weekend, forse già oggi, come lasciano trapelare varie fonti diplomatiche.

 

Il segretario di Stato Usa John Kerry

Il segretario di Stato Usa John Kerry

 

Washington elettorale

‘Non sospenderemo le sanzioni economiche a Teheran finché l’Agenzia Onu per l’energia nucleare non avrà verificato che siano stati completati tutti i passi previsti dall’intesa’, mette le mani avanti l’amministrazione già in campagna elettorale. Ma il portavoce della Casa Bianca concede che forse Teheran ha già completato tutti gli ‘step’ necessari. Per far capire che Washington resta intransigente sulla violazione delle norme internazionali, la Casa Bianca non ha escluso sanzioni a Teheran per altre sue attività, come i test dei missili balistici.

 

 

Il gioco delle parti

Tentativo di rassicurare l’opinione pubblica americana togliendo argomenti ai Repubblicani e ai loro candidati presidenziali, a due settimane dall’inizio di primarie che si annunciano incandescenti. Del resto Obama ha difeso anche nel suo recente discorso sullo stato dell’Unione l’accordo sul nucleare iraniano. Forse il principale dei successi della sua amministrazione in politica estera. La recente liberazione lampo dei dieci marinai americani sconfinati è stato segnale della nuova stagione diplomatica tra Washington e Teheran dopo decenni di gelo.

 

 

Il ministro degli esteri iraniano Javad Zarif

Il ministro degli esteri iraniano Javad Zarif

 

Implementation Day

Dopo l’accordo della scorsa estate, l’Iran ha ridotto drasticamente il numero delle centrifughe installate nei suo siti di arricchimento, ha consegnato tonnellate di uranio a basso arricchimento alla Russia e ha smantellato il nucleo del suo reattore nucleare di Arak. Ora si attende il disco verde dell’Aiea che certifichi il mantenimento di tutti gli impegni. Molti pronti ai festeggiamenti, ma molti anche gli scontenti o gli avversari dichiarati dell’accordo. Le petromonarchie sunnite del golfo con l’Arabia Saudita capofila del dissenso, e Israele di Netanyahu.

Tags: Iran vienna
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