Erdogan tra i sauditi
cita Hiltler come esempio

Nuova bufera politica sul presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Una gaffe senza precedenti per il leader islamico sempre meno moderato. Erdogan ha citato Adolf Hitler tra gli esempi di un sistema presidenziale forte. Com’è noto, il leader turco insiste per un presidenzialismo rafforzato nel Paese della mezzaluna. Finora i riferimenti politici sembravano la Francia di François Hollande o gli Stati Uniti di Barack Obama. Per questo la citazione di Hitler ha stupito, nonostante la svolta autoritaria di Ankara non sia ormai più una sorpresa per nessuno. Una gaffe-confessione, con grossi problemi per lo staff presidenziale che cerca di metterci una pazza.

 

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La metafora sulla Germania di Hitler di Erdogan – si legge in una nota di Ankara – è stata distorta da alcuni media e utilizzata in senso opposto”. L’obiettivo, spiega ancora la presidenza, non era mostrare il Terzo Reich in chiave positiva: “Se il sistema viene abusato può portare a una cattiva gestione che porta a disastri come nella Germania di Hitler… La cosa importante è quella di perseguire un sistema di governo equo che sia al servizio della nazione”. La nota si conclude ricordando passate prese di posizione del presidente turco di condanna dell’Olocausto e dell’antisemitismo. Il problema è che alla democraticità di Erdogan non crede più nessuno.

 

 

Erdogan negli ultimi mesi è stato più volte accusato di voler instaurare un sistema autoritario. In particolare è stato molto criticato per i suoi tentativi di censura alla stampa di opposizione. Tra i media più presi di mira la rivista Nokta, i cui vertici sono stati più volti accusati di eversione e propaganda terroristica. L’ultima volta, il primo novembre scorso, subito dopo le elezioni politiche turche, quando furono arrestati il direttore e il vicedirettore del settimanale. Lo stesso giorno finirono in cella 35 persone in quanto sostenitori del religioso musulmano Fethullah Gulen, ex padrino e ora nemico assoluto di Erdogan contro i cui seguaci interni è guerra.

 

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Fino a oggi Erdogan proponeva un cosiddetto presidenzialismo alla turca, per eliminare quello che lui definisce un sistema di potere politico a due teste tra presidente e premier. Nell’aprile scorso, il presidente aveva ammesso che sotto la sua presidenza che il sistema politico si era già trasformato , e che occorreva semplicemente adattare la costituzione alla nuova realtà, finalizzando la transizione verso la Repubblica presidenziale anche formale. Gli oppositori sostengono che mettere il potere nelle sue mani metterebbe a rischio democrazia e  sistema parlamentare.  E la gaffe-confessione su Hitler fatta in Arabia Saudita diventa un monito al mondo.

 

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