
Mala tempora currunt, lamentava Cicerone per i tempi bui, i brutti tempi che viveva allora Roma, caput mundi. A Roma capitale oggi si circola a metà; altrove è blocco totale. Tra targhe alterne e alterne coerenze amministrative. Ma cosa sta facendo il governo per coordinare, rendere credibile ed efficace il contrasto alla grave crisi ambientale che sta soffocando le città italiane, chiedono le opposizioni? Rissa dialettica e incertezza operativa.
Inquinamento record. In numerosi centri urbani il Pm10 sta superando da diversi giorni il valore limite di 50 microgrammi al metro cubo. Per questo motivo il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha convocato, per mercoledì 30 dicembre, una riunione per coordinare gli interventi degli enti locali che hanno delega sulla materia. Invitati i presidenti di Regione, i sindaci dei grandi centri urbani e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
Milano soffoca. A Milano 97 giorni con Pm10 fuorilegge nel 2015. Il limite previsto, denuncia l’Azienda Regionale per la protezione dell’ambiente, è non più di 35 giorni in un anno. Il 2015 si avvia quindi a diventare uno degli anni ‘neri’ per l’inquinamento. Nel 2013 i giorni erano stati 77 e l’anno scorso 90. Secondo Arpa, il tempo rimarrà stabile e per le prime vere piogge bisognerà attenderà almeno fino al 4 gennaio 2016
Roma fa la stupida. Restano critici i livelli di sostanze inquinanti anche nell’aria della Capitale. Il Campidoglio aveva prima deciso il blocco totale, come a Milano, poi il ripensamento ‘turistico’ e commerciale della circolazione a targhe alterne per oggi e domani. Previste teoricamente più corse di bus e metro per agevolare gli spostamenti di romani e turisti, ma restano ancora scottanti le polemiche per il mezzo servizio della Metro a Natale.
I verdi denunciano. «Nel 2015 si sarebbero potute salvare 11mila vite umane se i limiti di legge sulle Pm10 e Pm2.5 fossero stati rispettati – denuncia Angelo Bonelli dei Verdi – questi per noi sono omicidi di Stato». Sparate politiche? «Questi sono i dati del dipartimento epidemiologia sull’impatto dell’inquinamento sull’ambiente e sulla salute. Sempre secondo questo studio la vita degli italiani si accorcia ogni anno di 10 mesi.
La salute vola via. A Roma e Milano ogni anno si sarebbero potute salvare, rispettivamente, 1200 e 900 persone’’. «Chiediamo ancora una volta che vengano convocate con urgenza il Senato e la Camera e che il governo si presenti con provvedimenti su trasporto pubblico, efficienza energetica, elettrificazione auto. Per il Codice penale, non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo».
I cadaveri di Grillo. Beppe Grillo accusa premier e ministri di passeggiare «incuranti sui cadaveri di 68.000 italiani». Sul suo blog un post dal titolo «Morti di guerra in tempo di pace». «Il 2015 si chiuderà secondo l’Istat con 68.000 morti in più rispetto al 2014» ha scritto Grillo, secondo cui lo smog sta rendendo le città italiane «sempre più simili a Pechino». Però -ha aggiunto- a Milano «Pisapippa ha distrutto 573 alberi secolari che davano ossigeno».