
Foto e testi di Bruno Zanzottera tratte dal web magazine www.travelglobe.it a cura di Federico Klausner.
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Foto 1. Un particolare del parcheggio della nuova sala per concerti Hydro progettata dall’architetto Norman Foster. In questi ultimi anni, la chiusura di buona parte dei cantieri navali della città, che un tempo era famosa per essere una tra le più tetre della Gran Bretagna, ha portato alla realizzazione di una serie di moderne strutture come l’Hydro Park di Norman Foster, il Riverside Museum firmato da Zaha Hadid o il Global Science Center, che stanno contribuendo a trasformarla in uno dei più intriganti epicentri culturali d’Europa.
Foto 2. La cattedrale cattolica di Glasgow che sorge lungo le rive del Clyde si riflette in un moderno edificio. La tradizione portuale e industriale della città ha portato, dopo la rivoluzione industriale, a una forte immigrazione di irlandesi cattolici che si distinguevano dagli austeri presbiteriani scozzesi anche nella tifoseria calcistica. Qui infatti il Celtic, con le maglie verdi e il trifoglio come simbolo è la squadra cattolica, che storicamente si contrappone ai protestanti Rangers.
Foto 3. Il pubblico ad un concerto dei Suede al Barrowland. Glasgow è una tra le capitali della musica del Regno Unito. Vi sono decine di clubs dove si esibiscono quasi quotidianamente gruppi musicali più o meno famosi. Personaggi come Donovan e Mark Knofler, rock band quali Simple Minds, Franz Ferdinand, Belle & Sebastian, solo per citarne alcune, sono nate e cresciute proprio in quella che un tempo fu la capitale industriale e portuale scozzese.
Foto 4. Una scultura all’interno dei Winter Gardens, la serra in stile vittoriano connessa al People’s Palace, il museo che racconta la storia della città e dei suoi abitanti. Oltre a vestigia della Glasgow medioevale, sono esposti oggetti e documenti che raccontano la vita sociale dei suoi abitanti. Ricordi e testimonianze sulle grandi famiglie del tabacco e su James Watt, il padre della rivoluzione industriale. Per contrappasso, poco distante, c’è una ricostruzione dell’ufficio dove, quando non era in prigione, lavorava Joan Mc Lean, il più grande leader socialista dell’inizio del ‘900. In pratica nelle sale di questo museo vengono messe a confronto due diverse visioni del mondo: quella capitalista e quella operaia così importante nella storia della città.
Foto 5. Le serre vittoriane dei giardini botanici, che si trovano nel west end di Glasgow. Quella dei britannici per i giardini botanici, potremmo definirla una vera e propria mania. Il fatto di essere stati padroni, per un certo periodo storico, di un impero che abbracciava l’intero globo terrestre, deve aver esaltato la loro naturale predisposizione verso la flora. Hanno quindi disseminato ogni città del regno di giardini botanici con tanto di serre con la maggior parte della flora esotica mondiale.
Foto 6. La torre dell’Università di Glasgow si innalza oltre gli alberi che costeggiano il piccolo fiume Kelvin, che attraversa il West End della città. Fondata nel 1451 per volere di Papa Niccolò V, questa università è una tra le più antiche e prestigiose di tutta la Gran Bretagna. Originariamente situata accanto alla cattedrale. L’edificio attuale che appare nella foto risale al 1870, quando l’università si spostò in questo luogo sulla collina di Gilmorehill.