
La cronaca di Philippe Ridet è compostamente irriverente. ‘Silvio Berlusconi partecipare al suo funerale politico’, già il titolo la dice tutta. ‘È entrato in scena per primo. Non per il rispetto dovuto alla sua età o all’esperienza, ma semplicemente perché l’ordine alfabetico degli oratori aveva così deciso.
«Dimanche 8 novembre, à Bologne, l’ancien président du conseil qui a régné sur le pays pendant 9 ans et sur la droite italienne pendant 20 ans, a signé sa reddition politique en participant à un meeting organisé par le parti d’extrême droite, la Ligue du Nord, pour lequel il a assuré la première partie comme le faisaient, au music-hall autrefois, les montreurs de chiens, les magiciens et les apprentis-vedettes».
“Durante l’incontro di tutta la destra italiana (hanno partecipato alla festa anche i post-fascisti Fratelli d’Italia), il premier Silvio Berlusconi ha cantato i ritornelli più anti-europeo di tutta la sua carriera. Eppure, solo tre settimane fa, in occasione del Congresso del PPE a Madrid aveva segnato il suo ritorno alla sua famiglia politica dopo le sue scappatelle e la sua condanna per evasione fiscale”.
«Etesvous disposés encore à supporter une Europe qui nous impose des impôts et l’austérité?”, a-t-il lancé au public. “Etes-vous disposés encore à supporter une Europe qui nous impose des sanctions contre la Russie?” a demandé celui qui en octobre visitait la Crimée avec son “ami Vladimir Poutine”»
‘I cambiamenti di linea di Berlusconi, conclude Philippe Ridet, hanno sempre fatto parte del suo arsenale strategico. Credeva di rafforzare il suo legame con l’elettorato. Ma domenica è stato il tramonto senza fine della sua vita politica, che ha appena esaurito il proprio credito residuo dentro un partito anti-europeo, xenofobo e populista alleato del Fronte Nazionale al Parlamento di Strasburgo, che mira ad essere il perno del nuovo architettura della destra italiana’.
Frase lapidaria per concludere:
«Premier à prendre la parole, il était également le premier à suivre son enterrement».
«Primo a parlare, è stato anche il primo a seguire il suo funerale».