Gerusalemme in bilico
tra repressione e Intifada

Una escalation di violenza folle e apparentemente incontenibile. Cinque palestinesi sono stati uccisi dai soldati israeliani nella Striscia di Gaza. Altri 25 giovani sono rimasti feriti alla frontiera con Israele a ridosso della barriera difensiva con Gaza, nei pressi del kibbutz di Nahal Oz. Lo dice l’agenzia Maan che cita fonti mediche locali. Per ora nessuna conferma da parte di Israele.

 

Domenica nella striscia di Gaza

Domenica nella striscia di Gaza

 

E la rabbia della popolazione palestinese di fronte alle repressioni durissime ordinate dal governo Natanyahu sta raggiungendo livelli allarmanti. E una nuova intifada potrebbe essere alle porte. Durante la preghiera del venerdì in una moschea di Gaza, il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, si è riferito alle violenze che scuotono la Cisgiordania e Gerusalemme Est da oltre una settimana come a una nuova intifada.

 

Situazione incandescente dopo che il primo ottobre è stata uccisa una coppia di israeliani mentre viaggiava in macchina nel nord della Cisgiordania, lungo una strada che collega le colonie israeliane di Elon Moreh e Itamar. Da allora si contano almeno cinque morti tra gli israeliani e quattro tra i palestinesi.

 

Questa instabilità si sta riversando in queste ore sul governo del primo ministro Netanyahu, alle prese con la rabbia palestinese e con le spinte più reazionarie interne al suo governo. Sua la decisione di proibire ai membri del governo l’accesso al Monte del Tempio, dove sorge la moschea di Al Aqsa considerata dai musulmani il terzo luogo più sacro dell’Islam. Episodi di provocazione che avevano sempre provocato le dure reazioni palestinesi.

 

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Ma i ministri e leader dei partiti dell’ala destra della coalizione contesta lo stesso premier. Per il viceministro degli Esteri, Tzipi Hotovely: ‘Gli ebrei devono avere diritto di salirvi, come tutte le altre persone, indipendentemente dalla loro fede’, sostiene la viceministro di 36 anni appartenente all’ala destra religiosa del Likud. Netanyahu anche Ministro degli Esteri ad interim, rende la carica di Tzipi Hotovely operativa. Atteggiamento poco rassicurante e decisamente provocatorio il suo.

 

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